Gaia X, il cloud e la gestione dei dati è per l’Italia “una sfida positiva: vogliamo essere un grande contributore perchè abbiamo un’economia piena di spunti positivi con una grande voglia di recupero, abbiamo un Pnrr che ci assicura i mezzi e sta a noi trasformarli in un grande futuro per il digitale e un grande futuro per il nostro paese”. Così Luigi Gubitosi, vicepresidente di Confindustria con delega al digitale presenta l’hub regionale del grande cloud europeo.

“Abbiamo tutte le carte in regola per diventare un Paese di punta nel settore dei dati e – prosegue – sono sicuro che tutto il mondo digitale non deluderà le aspettative”.
Come riporta Ansa, il programma dei prossimi 100 giorni “è molto intenso” spiega Gubitosi, ricordando che l’ associazione Gaia X andrà dotata di uno statuto e di una struttura organizzativa che saranno nominati entro fine giugno quando ci sarà il lancio operativo dell’hub, con un evento dedicato alle aziende e andrà online il sito web che vuole essere un luogo di incontro virtuale tra gli hub regionali. L’organizzazione prevede un consiglio strategico (nominato ogni 4 anni) e uno steering committee (nominato ogni 3 anni) che coordinerà i vari settori dalla manifattura 4.0 alla smart mobility, dal turismo e cultura all’healthcare e benessere, dalla moda all’economia circolare. “C’è molto interesse, una risposta è arrivata non solo dal mondo di Confindustria ma a livello nazionale estremamente forte” ha concluso.
Il progetto Gaia X, ricorda il vicepresidente di Confindustria Luigi Gubitosi, “si inserisce in un contesto particolare: siamo rimasti tutti impressionati dal piano di recovery americano ma il Pnrr italiano non è dissimile e se guardiamo al rapporto delle risorse dedicate al digitale siamo tra i primi paesi e abbiamo tutte le carte in regola per diventare il Paese di punta nel settore dei dati”. Confindustria, ricorda, si è adoperata per promuovere una forte partecipazione delle imprese e “anche grazie al capillare affiancamento che Confindustria ha fatto sul territorio il nostro paese è tra i primi tre contributori, insieme a Francia e Germania, al progetto Gaia X”.
Gaia “come la dea della fertitlità, vogliamo far rinascere l’economia dei dati in Europa e X che sta per transizione e cambiamento” spiega Francesco Bonfiglio, ceo di Gaia X. L’obiettivo è raggiungere “l’indipendenza nei confronti di tecnologie che non sono europee” e “dare una soluzione nuova per il cloud, un nuovo modello ortagonale, necessariamente richiesto dai dati che si stanno distribuendo geograficamente; un modello iperconcentrato di cloud non è più compatibile con i dati che sono sempre più distribuiti”.
La corsa, o rincorsa, dell’Europa alla Cina e all’Usa, è come quasi sempre succede motivata da fattore economico: quello dei dati è un mercato che in Europa oggi vale 350 miliardi di euro e le stime prevedono un ulteriore aumento entro il 2025, quando il mercato raggiungerà i 550 miliardi. Secondo uno studio presentato da Ernst & Young alla fine del 2020, nel nostro Paese l’economia dei dati potrebbe generare un valore vicino al 2,8% del Pil nazionale, pari a circa 50 miliardi di euro.
Per ora sono gli Stati a investire ma secondo Bonfiglio dal terzo anno arriverà invece la domanda di servizi da parte delle imprese “e conto che nel 2025 Gaia X possa portare l’Europa a giocare alla pari coi grandi player che dominano il mercato”.
Colao: su Gaia X, dialogo Governo-hub sarà priorità – Il Governo sosterrà anche finanziariamente il progetto Gaia X e le iniziative che ne nasceranno. “Con Giorgetti – ha detto il ministro per l’innovazione Vittorio Colao al kick off per l’hub regionale di Gaia X – abbiamo deciso di dare un sostegno, anche finanziario, ma sosterremo anche i rappresentanti italiani nel consiglio europeo e da voi speriamo riceveremo degli input: questo dialogo Governo-hub sarà un mio impegno e priorità”. Gaia X “è essenziale per rafforzare la capacità competitiva del Paese e negoziale dell’Europa rispetto agli altri blocchi (Usa e Cina, ndr) e rafforzerà il patrimonio di competenze e i nostri giovani sapranno ampliarle per il futuro”.

L’hub Gaia X va così a implementare il Piano di recovery: “abbiamo fatto partire il polo strategico nazionale – ricorda Colao – Sono impegnato su connettività e digitalizzzazione della pa” e sulla cyber security che diventa sempre più importante.
“Ma non c’è nulla senza una contropartita – ironizza Colao – Cosa ci aspettiamo da voi? Un input forte alla creazione degli standard europei su portabilità, interoperabilità, sicurezza. Bisogna fare un deciso salto in avanti come Europa e come Italia per creare una vera industria italiana (ed europea)”. “Ci aspettiamo – prosegue – che diate uno stimolo forte alle politiche industriali europee con progetti di innovazione tecnologica e con la cooperazione di imprese di ogni dimensione. E’ importante – sottolinea – il coinvolgimento delle pmi e dei poli di ricerca e accademici”. La risposta arriva in tempo reale dal direttore generale di Confindustria Francesca Mariotti che ha introdotto la giornata di lavori: “mi assumo l’onere e onore di potervi stupire”.
Bonomi: Ruolo molto importante per Confindustria – Gaia-X è “certamente un progetto molto ambizioso con enormi potenzialità di sviluppo, un grande progetto Paese, rivolto alle imprese di tutti i settori produttivi, alla pubblica amministrazione, ai centri di ricerca, a tutti i soggetti che possono essere interessati allo sviluppo del cloud ed all’utilizzo dei dati”, sottolinea il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al ‘kick-off meeting” sul progetto di cloud europeo, l’avvio in Italia di un percorso che affida all’associazione degli industriali il compito di promuovere la costituzione e di coordinare l’Hub italiano che agirà da aggregatore e punto di riferimento per lo sviluppo dell’economia dei dati a livello Paese.
“Anche io mi unisco ai ringraziamenti, veramente sentiti, al ministro Colao che insieme al ministro Giorgetti ha deciso di affidare a Confindustria il compito di promuovere il progetto In Italia: per noi è un ruolo molto importante che vogliamo condividere con tutti, con il governo in primis, a partire sin dalla fase iniziale della costituzione dell’hub italiano. È un progetto Paese ma ha un valore strategico per l’Europa perché ovviamente Gaia x è un progetto che vuole gettare le basi per uno sviluppo di un’ economia europea dei dati, con l’obiettivo di ampliare e consolidare quelle che sono le competenze tecnologiche”, dice Bonomi.

(Foto ANSA/Mourad Balti Touati)