Gubitosi: Gaia X è una sfida positiva per un grande futuro dell’Italia e del digitale. Colao: Il governo sosterrà il progetto

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Gaia X, il cloud e la gestione dei dati è per l’Italia “una sfida positiva: vogliamo essere un grande contributore perchè abbiamo un’economia piena di spunti positivi con una grande voglia di recupero,  abbiamo un Pnrr che ci assicura i mezzi e sta a noi trasformarli in un grande futuro per il digitale e un grande futuro per il nostro paese”. Così Luigi Gubitosi, vicepresidente di Confindustria con delega al digitale presenta l’hub regionale del grande cloud europeo.

Luigi Gubitosi (Foto ANSA/CLAUDIO PERI)

“Abbiamo tutte le carte in regola per diventare un Paese di punta nel settore dei dati e – prosegue – sono sicuro che tutto il mondo digitale non deluderà le aspettative”.

Come riporta Ansa, il programma dei prossimi 100 giorni “è molto intenso” spiega Gubitosi, ricordando che l’ associazione Gaia X andrà dotata di uno statuto e di una struttura organizzativa che saranno nominati entro fine giugno quando ci sarà il lancio operativo dell’hub, con un evento dedicato alle  aziende e andrà online il sito web che vuole essere un luogo di incontro virtuale tra gli hub regionali. L’organizzazione prevede  un consiglio strategico (nominato ogni 4 anni) e uno steering committee (nominato ogni 3 anni) che coordinerà i vari settori dalla manifattura 4.0 alla smart mobility, dal turismo e cultura all’healthcare e benessere, dalla moda all’economia circolare. “C’è molto interesse, una risposta è arrivata non solo dal mondo di Confindustria ma a livello nazionale estremamente forte” ha concluso.

Il progetto Gaia X, ricorda il vicepresidente di Confindustria Luigi Gubitosi, “si inserisce in un contesto particolare: siamo rimasti tutti impressionati dal piano di recovery americano ma il Pnrr italiano non è dissimile e se guardiamo al rapporto delle risorse dedicate al digitale siamo tra i primi paesi e abbiamo tutte le carte in regola per diventare il Paese di punta nel settore dei dati”. Confindustria, ricorda, si è adoperata per promuovere una forte partecipazione delle imprese e “anche grazie al capillare affiancamento che Confindustria ha fatto sul territorio il nostro paese è tra i primi tre contributori, insieme a Francia e Germania, al progetto Gaia X”.

Gaia “come la dea della fertitlità, vogliamo far rinascere l’economia dei dati in Europa e X che sta per transizione e cambiamento” spiega Francesco Bonfiglio, ceo di Gaia X. L’obiettivo è raggiungere “l’indipendenza nei confronti di tecnologie che non sono europee” e “dare una soluzione nuova per il cloud, un nuovo modello ortagonale, necessariamente richiesto dai dati che si stanno distribuendo geograficamente; un modello iperconcentrato di cloud non è più compatibile con i dati che sono sempre più distribuiti”.

La corsa, o rincorsa, dell’Europa alla Cina e all’Usa, è come quasi sempre succede motivata da fattore economico: quello dei dati è un mercato che in Europa oggi vale 350 miliardi di euro e le stime prevedono un ulteriore aumento entro il 2025, quando il mercato raggiungerà i 550 miliardi. Secondo uno studio presentato da Ernst & Young alla fine del 2020, nel nostro Paese l’economia dei dati potrebbe generare un valore vicino al 2,8% del Pil nazionale, pari a circa 50 miliardi di euro.

Per ora sono gli Stati a investire ma secondo Bonfiglio dal terzo anno arriverà  invece la domanda di servizi da parte delle imprese “e conto che nel 2025 Gaia X possa portare l’Europa a giocare alla pari coi grandi player che dominano il mercato”.

Colao: su Gaia X, dialogo Governo-hub sarà priorità – Il Governo sosterrà anche finanziariamente il progetto Gaia X e le iniziative che ne nasceranno. “Con Giorgetti – ha detto il ministro per l’innovazione Vittorio Colao al kick off per l’hub regionale di Gaia X – abbiamo deciso di dare un sostegno, anche finanziario, ma sosterremo anche i rappresentanti italiani nel consiglio europeo e da voi speriamo riceveremo degli input: questo dialogo Governo-hub sarà un mio impegno e priorità”. Gaia X “è essenziale per rafforzare la capacità competitiva del Paese e negoziale dell’Europa rispetto agli altri blocchi (Usa e Cina, ndr) e  rafforzerà il patrimonio di competenze e i nostri giovani sapranno ampliarle per il futuro”.

Vittorio Colao (Foto Ansa – EPA/WILL OLIVER)

L’hub Gaia X va così a implementare il Piano di recovery: “abbiamo fatto partire il polo strategico nazionale – ricorda Colao – Sono impegnato su connettività e digitalizzzazione della pa” e sulla cyber security che diventa sempre più importante.

“Ma non c’è nulla senza una contropartita – ironizza Colao – Cosa ci aspettiamo da voi? Un input forte alla creazione degli standard europei su portabilità, interoperabilità, sicurezza.  Bisogna fare un deciso salto in avanti come Europa e come Italia per creare una vera industria italiana (ed europea)”. “Ci aspettiamo – prosegue – che diate uno stimolo forte alle politiche industriali europee con progetti di innovazione tecnologica e con la cooperazione di imprese di ogni dimensione. E’ importante – sottolinea – il coinvolgimento delle pmi e dei poli di ricerca e accademici”. La risposta arriva in tempo reale dal direttore generale di Confindustria Francesca Mariotti che ha introdotto la giornata di lavori: “mi assumo l’onere e onore di potervi stupire”.

Bonomi: Ruolo molto importante per Confindustria – Gaia-X è “certamente un progetto molto ambizioso con enormi potenzialità di sviluppo, un grande progetto Paese, rivolto alle imprese di tutti i settori produttivi, alla pubblica amministrazione, ai centri di ricerca, a tutti i soggetti che possono essere interessati allo sviluppo del cloud ed all’utilizzo dei dati”, sottolinea il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al ‘kick-off meeting” sul progetto di cloud europeo, l’avvio in Italia di un percorso che affida all’associazione degli industriali il compito di promuovere la costituzione e di coordinare l’Hub italiano che agirà da aggregatore e punto di riferimento per lo sviluppo dell’economia dei dati a livello Paese.

“Anche io mi unisco ai ringraziamenti, veramente sentiti, al ministro Colao che insieme al ministro Giorgetti ha deciso di affidare a Confindustria il compito di promuovere il progetto In Italia: per noi è un ruolo molto importante che vogliamo condividere con tutti, con il governo in primis, a partire sin dalla fase iniziale della costituzione dell’hub italiano. È un progetto Paese ma ha un valore strategico per l’Europa perché ovviamente Gaia x è un progetto che vuole gettare le basi per uno sviluppo di un’ economia europea dei dati, con l’obiettivo di ampliare e consolidare quelle che sono le competenze tecnologiche”, dice Bonomi.

Carlo Bonomi
(Foto ANSA/Mourad Balti Touati)