“Rendere il servizio pubblico flessibile e dinamico è imprescindibile. Il servizio pubblico è forte se è davvero indipendente da ingerenze politiche. E’ facile dirlo in questo contesto, ma è molto difficile dirlo quando si è sul ponte di comando”. Così il presidente Rai, Marcello Foa, nel corso del panel “La magia del pubblico e il boom del digitale: un nuovo mondo è possibile?”, nell’ambito del Prix Italia, facendo riferimento alla discussione in corso in Parlamento sulla riforma della governance della tv pubblica.

“Queste questioni riguardano tutti i servizi pubblici – ha aggiunto Foa -. Se riusciremo ad essere professionali ed indipendenti, il cambiamento potrà avvenire, ma se i partiti avranno altre mire, legittime dal loro punto vista, questo sarà di intralcio. Mi auguro che la Rai sia messa in condizioni di essere aderente al proprio mandato e al criterio di indipendenza”.
Rai punti sull’italianità per vincere sfida del futuro – “Oggi non siamo più in contesto di concorrenza classica. La vera sfida è con player come Amazon, Netflix o Discovery. Sono loro i nostri concorrenti ed hanno potenza di fuoco incredibile. Io penso che il servizio pubblico sia ancora fondamentale. La Rai resta in testa per gli ascolti e ha i migliori ascolti tra i servizi pubblici europei, ma tutto questo tra qualche anno rischia di essere inutile se non si faranno i giusti passi. Sono convinto che ci si difenda dall’assalto di questi nuovi concorrenti valorizzando l’offerta della cultura, del cinema e della fiction, rilanciando la miglior produzione italiana. Se la Rai saprà puntare sull’italianità, vincerà questa sfida”, ha detto ancora Foa.
“Bisogna far sì che la Rai evolva in modo dinamico e meritocratico – ha aggiunto -. Sappiamo che tutto ciò sarà difficile perché la Rai si muove con una lentezza che dovrà essere cambiata. Il servizio pubblico dovrà accentuare il ruolo di supporto e rilancio dell’industria culturale, come ha fatto nel corso della pandemia, quando le ore di programmazione di musica e teatro sono cresciute esponenzialmente”.
Presentazione del primo Festival Sociale Rai (2 al 4 luglio a Spoleto) – Un anno dopo lo sconvolgimento epocale portato dalla pandemia, il servizio pubblico organizza per la prima volta una tre giorni centrata sui temi della sostenibilità, per chiedere e chiedersi quali ripensamenti imponga la crisi e quali vie debbano essere percorse per costruire un nuovo modello di sviluppo. Il primo Festival Sociale della Rai, organizzato in collaborazione con ASviS (l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile), si terrà dal 2 al 4 luglio a Spoleto, all’interno del Festival dei Due Mondi, e punta ad analizzare il nodo ormai ineludibile della sostenibilità nelle sue differenti declinazioni: ambientale, economica, sociale. Si confronteranno sul tema rappresentanti delle istituzioni italiane ed internazionali, esponenti del mondo imprenditoriale e sindacale, voci del terzo settore, esperienze di solidarietà. A dialogare con loro numerose ‘firme’ del servizio pubblico.
Un’anticipazione dei contenuti del Festival – e delle ragioni che hanno indotto la Rai a intraprendere questa nuova iniziativa – verrà dalla conferenza stampa in programma domani, alle 11 a Milano, in Corso Magenta 61, nella sede della Fondazione Stelline che ospita questa settimana il Prix Italia.
Interverranno all’incontro con i giornalisti Marcello Foa, presidente Rai; Pierluigi Stefanini, presidente ASviS; Monique Veaute, direttrice artistica del Festival dei Due Mondi; Paola Carruba, direttrice artistica del Festival Rai per il Sociale; Giovanni Parapini, direttore di Rai per il Sociale.