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Internet, raccolta 2021 a +14%. Secondo i dati dell’Osservatorio Internet Media della School of management del Politecnico di Milano, la componente dei ricavi pubblicitari che va agli over the top è stata pari al 78% nel 2020, in crescita di due punti percentuali rispetto al 2019, e il probabile aumento al 79% a fine 2021, quando l’internet advertising sarà cresciuto del 14% a 3,9 miliardi di euro. Da segnalare la crescita dell’audio advertising, a fronte di un mercato ancora ridotto (14 milioni di euro a fine 2020, +19% rispetto al 2019). Nel 2021, invece, potrebbe registrare un trend ancora più positivo, con una crescita intorno al 30%.
Passo in avanti per la tutela del diritto di autore on line. È un legittimo interesse del titolare del copyright, al fine di iniziare una causa per danni, avere dall’operatore di telecomunicazione l’identificativo delle persone, che scaricano opere da internet, abbinato all’indirizzo IP, utilizzato per la connessione. Il bilanciamento è il risultato della decisione della sentenza della Corte di giustizia Ue del 17 giugno 2021, secondo cui la telco avrebbe facoltà di comunicare i dati, ma non è obbligata a farlo. E in tal caso al titolare del copyright non resta che ricorrere al giudice.
Spotify lancia Greenroom, concorrente di Clubhouse. Spotify ha svelato Greenroom, la sua versione di Clubhouse. Un’app che vuole mettere in contatto i creatori di contenuti audio, musica e podcast, con il pubblico, seguendo il boom veicolato dalla stessa Clubhouse. Il funzionamento è praticamente lo stesso di Clubhouse: ci si iscrive, con il proprio account Spotify o Facebook, senza il sistema ad inviti, e si decide in che stanza entrare oppure se ne crea una propria. Un calendario aggiornerà sugli eventi in programma, in base ai propri amici e alle preferenze indicate in fase di prima registrazione. Greenhouse funzione in background, come Spotify, fruendo dell’ascolto anche quando si usano altre applicazioni o lo schermo del telefono è disattivo.
Dopo la pandemia le case degli italiani saranno più digitali: la connettività e la rete fissa sono diventate un bisogno irrinunciabile per il 54% dei cittadini ma nelle offerte c’e’ ancora poca trasparenza. Il dato emerge dall’EY Digital Home Study. Nell’ultimo anno gli italiani hanno sperimentato nuovi servizi digitali, anche in misura maggiore rispetto agli altri Paesi: il 32% afferma di aver utilizzato per la prima volta una videochiamata per lavoro, contro il 20% dei francesi e il 18% dei tedeschi. Ed anche la didattica online è stata una novità per il 30% degli italiani, una percentuale ben più robusta rispetto al 12% della Francia e all’11% della Germania. L’Italia svetta anche nell’utilizzo di servizi sanitari digitali (23%), superando di ben dieci punti i due competitor europei.
Reazioni social contro Aranzulla. Numerosi utenti social hanno ritenuto “scandaloso” il compenso di 5 euro per articolo offerto dal famoso blogger. Per questo motivo, nel giro di qualche ora, Salvatore Aranzulla è finito al primo posto delle tendenze su Twitter. Salvatore Aranzulla ha voluto far notare a coloro che in queste ore lo stanno criticando per la sua offerta che il compenso non è riferito alle ore di lavoro, come d’altronde specificato nello stesso annuncio, ma alla singola scheda tecnica realizzata. “In un’ora un collaboratore riesce a scrivere dalle 4 alle 6 schede – ha evidenziato il divulgatore di tecnologie – con un compenso lordo dai 24 ai 36 euro“.