È nata dalla profonda amicizia e dai tanti anni di lavoro assieme l’idea di Alessandro Calascibetta, direttore di Style Magazine, di dedicare un numero speciale del maschile del Corriere della Sera a Giovanni Gastel, il fotografo che il Covid si è portato via in pochi giorni lo scorso marzo a 65 anni.
Gastel, il gentiluomo nella definizione che più spesso ricorre tra chi lo ha conosciuto, è stato uno dei pochi fotografi italiani il cui nome all’estero veniva associato a quello dei mostri sacri della fotografia degli ultimi decenni. Ha scattato still life, foto di moda, di design, mirabili ritratti, ha pubblicato oltre venti libri, realizzato decine di mostre e la sua creatività e la sua visione libera e vitale del mondo e degli esseri umani hanno nutrito l’immagine di tantissimi giornali. Calascibetta ha scelto di raccontare il lavoro di Gastel attraverso le foto pubblicate dai periodici di Rcs: una selezione di cento scatti accompagnata da brevi testimonianze di amici, collaboratori, personaggi ritratti dalle quali emergono le qualità umane oltre che professionali: il tratto gentile, la profonda cultura, l’empatia, la leggerezza che sapeva far respirare sul set e nelle relazioni di amicizia e di lavoro, il rispetto senza distinzione tra la star e la modella ai primi passi della sua carriera o il giovane assistente. Qualità davvero rare in un mondo tanto creativo quanto nevrotico come quello della fotografia, soprattutto di moda, dove in nome del talento molti si permettono capricci e malaeducazione.
Lo speciale G come Gastel rimarrà in edicola per due mesi a partire da oggi 18 giugno.