Malagò (Coni): per la sfida del Recovery Plan serve una cabina di regia

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Il Recovery plan e’ una sfida che ci troviamo ad affrontare grazie a una ‘disgrazia’, ma e’ anche una possibilita’ e un’opportunita’ piu’ unica che rara, grazie anche alla credibilita’ di questo Governo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malago’, nel corso dell’evento digitale “Oltre la dimensione agonistica. Il ruolo dello sport nel Recovery Plan”, per presentare il Piano per lo sviluppo innovativo e strategico degli stadi che Lega Pro ha realizzato insieme a Sportium, Societa’ del Gruppo Progetto CMR.

Giovanni Malagò (Foto Alfredo Falcone – LaPresse)

“Il Paese ha dimostrato nei decenni di non essere in grado di risolvere problemi, come quello degli stadi, se non avviene un evento straordinario. Solitamente si tratta di eventi positivi, come le Olimpiadi, mentre il Recovery Plan arriva dopo un evento come la pandemia, impensabile a catastrofico, ma ci da’ l’opportunita’ di rivedere tutto quello che c’e'”, ha detto ancora il numero uno del Coni. “Questo aspetto, pero’ – ha detto ancora Malago’ – e’ anche grave e sbagliato, perche’ e’ un dato di fatto che l’infrastruttura sportiva a Roma e’ tutta dovuta alle Olimpiadi del 1960, e se Milano riesce a fare qualcosa di importante e’ grazie all’Expo e alle Olimpiadi di Milano-Cortina, come lo e’ stato per Torino nel 2006”.L’obiettivo, dunque, “e’ chiaro”, ha concluso Malago’, ma “serve una cabina di regia, perche’ il rischio grosso e’ che per problemi di burocrazia e di gestione appalti tutto puo’ rallentare. E’ necessario coordinare tutti i ruoli, le responsabilita’, le competenze”.