Diffamazione, Giulietti (Fnsi): Bene la decisione della Corte Costituzionale, ma rimangono ancora ferme altre norme a tutela  dei giornalisti

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“La decisione della Corte Costituzionale sul carcere per i giornalisti segna un passo avanti deciso nella direzione più volte indicata dalle  istituzioni europee e dalle istituzioni dei giornalisti, a cominciare  dal nuovo sindacato dei giornalisti della Campania, organismo di base  della Federazione della Stampa. Spiace, tuttavia, dover constatare, come  ha ricordato la stessa Corte, che questa decisione avrebbe dovuto essere  licenziata dal Parlamento e dal governo”.
E’ quanto afferma il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, in una nota, riportata da Articolo21.

Giuseppe Giulietti (Foto Ansa/Giorgio Onorati)

“Al contrario – prosegue – restano sepolte, da anni, nei cassetti tutte le norme relative al contrasto delle querele bavaglio, alla tutela delle fonti, al rafforzamento del segreto professionale. Chiediamo alle  istituzioni di provvedere con tempestività nel segno delle ripetute e  univoche decisioni della stessa Corte Europea che ha indicato come  minaccia per il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini ad essere  informati ogni tentativo di violare le fonti di aggirare il segreto  professionale e di utilizzare le querele bavaglio come arma impropria  per colpire il giornalismo di inchiesta. Ci auguriamo che, magari tra un  decennio, non debba essere ancora una volta la Consulta a svolgere una  meritoria opera di supplenza”.