Il 2020 e’ stato un anno d’oro per il New York Times, il Washington Post e il Wall Street Journal, mentre il resto dei quotidiani americani, essenzialmente giornali locali o regionali, hanno perso lettori nonostante una accelerazione degli abbonamenti digitali. È quanto emerge da una ricerca dell’istituto indipendente Pew Research Center, riportata da Ansa.
Di fronte al calo degli introiti pubblicitari e delle edizioni cartacee, i tre quotidiani con un’audience nazionale e internazionale hanno fatto bene grazie agli abbonamenti online: +52% per il Nyt (+43% con le edizioni a stampa), +50% per il Post e +29% per il Wsj (+21% in totale). A fine 2020 queste tre testate pesavano per circa un terzo del totale degli abbonati negli Usa. I tre giganti della stampa americana hanno potuto approfittare di un anno eccezionale in termini di attualita’, tra la pandemia, il movimento contro le discriminazioni razziali e le elezioni presidenziali.
L’effetto e’ stato meno marcato per gli altri quotidiani americani, che hanno registrato una flessione del 6% degli abbonati: il rimbalzo del 27% degli abbonamenti digitali non ha compensato la perdita del 19% delle edizioni cartacee. Tuttavia, secondo il Pew Research Center, il calo del 6% e’ il meno marcato negli ultimi sei anni, segno forse di un rallentamento dell”
emorragia’ e di una stabilizzazione. Altro elemento rilevante: per la prima volta in 65 anni, i quotidiani americani, tranne New York Times, Washington Post e Wall Street Journal, hanno incassato piu’ ricavi dai loro abbonamenti e dalle loro vendite digitali che dalla pubblicita’, la cui cifra d’affari si e’ ridotta di un terzo in dieci anni.
Il processo di transizione ha avuto un prezzo alto in termini di personale, con la perdita di oltre 4000 dipendenti nel 2020. Dal 2008 le redazioni hanno cancellato piu’ di 40 mila posti ed oggi ne contano solo 30.820.