A fine 2020 la spesa per servizi digitali a -0,6%, con valore di 71,5 miliardi. Bonomi (Confindustria): Rispondere a disuguaglianze, vietato fallire

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Sono “momenti frenetici” e “magici” per l’Italia, lo ricorda il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervenendo alla presentazione del Rapporto sul Digitale in Italia di Anitec Assinform ma davanti a tutto bisogna mettere l’obiettivo di risolvere le disuguaglianze. “In Italia abbiamo 4 disuguaglianze, di genere, generazionale, di territorio e competenze e ci dobbiamo far carico di dare una risposta. E’ il momento per rispondere a quelle disuguaglianze se falliamo in questo” di fatto falliamo in tutto. “Falliremmo – conclude- nella risposta ai nostri cittadini che aspettano una risposta per uscire da questo momento drammatico”.
SCARICA QUI IL RAPPORTO SUL DIGITALE IN ITALIA ANITEC ASSINFORM
“Stiamo vivendo un momento di grandi trasformazioni – dice Bonomi – e dobbiamo avere la capacità di innestare nel sistema produttivo questa grande trasformazione digitale. Il paese – ribadisce – è di fronte a una grande occasione che non può e non deve perdere, il vostro settore (quello del digitale, ndr) deve aiutarci a saper cogliere”.

Carlo Bonomi
(Foto ANSA/Mourad Balti Touati)

“Nel disegnare il futuro, il settore del digitale ha una grande responsabilità e un ruolo: voi sarete quelli che disegneranno strategia futura delle filiere industriali del paese. Dobbiamo lavorare – prosegue – per sostenere la manifattura tradizionale che ci ha permesso quel rimbalzo nel terzo trimestre 2020 e anche oggi sta disegnando crescite molto importanti”.
L’occasione del Pnnr è grande ma, richiama il presidente di Confindustria Carlo Bonomi facendo indirettamente riferimento anche ai prossimi bandi per la banda ultralarga, ci sono dei “nodi da presidiare: la partnership pubblico privato sarà fondamentale” e altrettanto lo sarà “la capacità della domanda pubblica di ripagare l’innovazione. Per anni la domanda pubblica ha fatto del prezzo il suo fondamentale riferimento ma l’innovazione non si paga così, le gare al ribasso non sono la strada giusta”.