CDA RAI. Notizie che girano nell'aria, vere, quasi vere e di fantasia

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Nomine Rai minuto per minuto. Notizie che girano nell’aria, vere, quasi vere e di fantasia
 
14.7.2021 – Accordo Pd-M5s-Leu: Bria alla Camera, Di Majo al Senato Centrodestra ancora in alto mare
Trovato l’accordo tra Pd, M5s e LeU sui nomi per i consiglieri Rai di nomina parlamentare: i deputati voteranno per Francesca Bria, candidata indicata dal Pd; i senatori voteranno per Alessandro Di Majo, indicato dal M5s.Un’indicazione che coglie di sorpresa il centrodestra, che lavorava ad una partita più complessa, ipotizzando un consigliere di indicazione M5s, uno di indicazione Lega (Igor De Biasio), uno di Fi e uno di FdI (che vorrebbe la conferma di Giampaolo Rossi) “visto che il Pd ha già presidente e amministratore delegato”. Una ipotesi che avrebbe risolto il problema interno al centrodestra, con i tre partiti maggiori che reclamano tutti un posto. Al momento è in corso una riunione nella Lega, verso le 12,30 si riunirà tutto il centrodestra. Ma fonti leghiste avvertono: “Se forzano la mano, diventa più delicata la votazione della Soldi in Vigilanza”. Il presidente Rai, infatti, ha bisogno del gradimento dei due terzi della Commissiona di Vigilanza Rai, 27 voti su 40.Una ‘lettura’ che dal Pd respingono seccamente: “L’indicazione di Soldi e Fuortes è una scelta di Draghi, non concordata con noi”. Quanto al voto di gradimento al presidente in Vigilanza, dal Pd riconoscono le difficoltà dei numeri, stante l’emorragia M5s (sono rimasti nel gruppo solo 9 componenti della Vigilanza a fronte dell’uscita di Paragone, Acunzo, De Giorgi e Paxia): “Sarà complicato ma ci ragioneremo in Vigilanza quando sarà il momento”.

9.6.2021 – Marinella Soldi e Carlo Fuortes (come ad) sono i nomi che il Mes proporrà a Draghi per il Cda Rai
Il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, comunica che, d’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, proporrà alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri Marinella Soldi e Carlo Fuortes quali componenti del Consiglio di Amministrazione della RAI. Carlo Fuortes – riporta Ansa – verrà proposto, in sede di Assemblea della società, per il ruolo di Amministratore delegato.

Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai
Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai

9.8.2021 – Usigrai a Draghi: Indichi l’ad ma lasci al Cda la scelta del presidente
“Troppe volte abbiamo letto attraverso indiscrezioni di stampa che Lei si appresterebbe a nominare i 2 Consiglieri di Amministrazione della Rai di competenza del governo, indicando sia l’Amministratore Delegato che il Presidente. Gentile Presidente, non lo faccia: la legge attribuisce al governo la sola indicazione dell’Ad, non indichi anche il Presidente”. Cos’ l’esecutivo Usigrai in una lettera aperta al presidente del Consiglio Mario Draghi.
“Il testo della norma vuole che il Presidente sia scelto dal CdA – prosegue la nota -. Lo spirito della norma vuole che non sia diretta emanazione del governo. Non compia anche Lei l’errore commesso dai governi che l’hanno preceduta: anche perché i guasti di quelle scelte in Rai sono sotto gli occhi di tutti. Presidente Draghi, assicuri alla Rai quell’autonomia che Lei ha difeso da Presidente della Banca d’Italia e della Bce”.
“La speranza di rinascita e di ripartenza della Rai passa anche per la riconquista della sua autonomia – sottolinea ancora l’Usigrai -. Se ne faccia custode, rispettando dettato e spirito della legge. E poi se ne faccia interprete imprimendo una svolta al percorso di approvazione della riforma della governance che finalmente liberi la Rai Servizio Pubblico dal controllo sia dei governi che dei partiti, in linea con più sentenze della Corte costituzionale e con le indicazioni europee”.
Roberto Zaccaria, ex presidente Rai (foto Olycom)

8.8.2021 – Zaccaria, ‘Parlamento ha perso occasione di un dibattito, ora è solo seggio elettorale’
“Il Parlamento ha perso un’occasione d’oro”. E il 14 luglio prossimo, quando voterà i candidati del nuovo Cda Rai, non sarà altro che “un mero seggio elettorale”. Parola di Roberto Zaccaria, costituzionalista, accademico, consigliere d’amministrazione e poi presidente della Rai e oggi presidente del Consiglio Italiano Rifugiati. “Quando muore una come Raffaella Carrà che rappresenta un simbolo di questa Rai – dice all’AdnKronos – si presenta tanto più l’occasione di chiedersi cosa sia oggi quella televisione che ha fatto crescere personalità come la sua. Il Parlamento avrebbe potuto dare una risposta almeno attraverso un dibattito. E, invece, adesso si comporterà solo come un seggio elettorale. E non è certo dignitoso per una Istituzione così vitale e centrale della nostra democrazia”.
“La prima strada che avevamo suggerito, io ed altri come me – sottolinea Zaccaria ricordando la proposta fatta ai gruppi parlamentari già nei mesi scorsi – era quella di modificare l’attuale assetto della Rai con una nuova legge di riforma, ma effettivamente non era facile con la pandemia in corso approvare una legge a questo fine; la seconda, in subordine, era quella di aprire un dibattito parlamentare attraverso una mozione che potesse dare un respiro e una prospettiva a queste nomine per evitare che Camera e Senato si riducessero a meri seggi elettorali senza neanche esplorare in modo adeguato, tra l’altro, i tanti nomi e quindi curricula dei candidati. Poco rispettoso anche per la dignità dei candidati”.
“Era un modo – osserva Zaccaria – per dare dignità al Parlamento e alle persone, ma questa strada, nonostante il tanto tempo che c’è stato, non è stata scelta. Sinceramente se qualcuno mi dovesse chiedere perché, io risponderei davvero che non lo so, perché ritengo che interessi a tutti discutere della vera missione della Rai. In tempo di Pnrr un ruolo per la Rai, sarebbe stato fondamentale”.
Giorgio Stock

7.7.2021 – Governo verso indicazione ad il 12/7. Al momento circolano i nomi di Matteo Maggiore e Giorgio Stock
Il governo potrebbe indicare il 12 luglio, in occasione della riunione dell’assemblea dei soci Rai, i nomi dei nuovi amministratore delegato e presidente. L’ipotesi sarebbe legata, a quanto si apprende, anche alla deadline del 29 luglio per l’approvazione del bilancio dell’azienda. Nessuna intenzione di fare prove muscolari, si spiega sempre in ambienti di governo, ma la necessità di chiudere una complessa partita in tempi certi, auspicando che anche i partiti trovino una linea condivisa entro quella data.Due i nomi che girano in queste ore per il ruolo di ad, quello di Matteo Maggiore (Bei) e quello di Giorgio Stock ( Warner media).
7.7.2021 –  Anche Senato rinvia il voto sulle nomine del Cda
L’aula del Senato ha approvato la richiesta di Forza Italia, avanzata con Lucio Malan, di rinviare il voto dei due componenti di nomina parlamentare al Cda della Rai in modo da tenerla in concomitanza con la Camera. Contraria si è detta Italia viva, con il capogruppo Davide Faraone, a favore M5s e Lega. Alla prossima capigruppo spetterà di fissare la nuova data per la votazione.
6.6.2021 – La votazione sull’elezione di 2 componenti del Cda Rai prevista per domani alla Camera è stata rinviata al 14 luglio alle ore 21, previo accordo con il Senato. Lo ha stabilito a maggioranza la conferenza capigruppo di Montecitorio.

6.6.2021 – Nel Pd perplessità su Francesca Bria
Ieri c’è stata riunìone al PD dove nel contrasto delle correnti sulla scelta dei candidati per il cda Rai sono emerse perplessità su Francesca Bria, presidente Cdp Venture Capital, perché per esser chiari il ministro Franceschini vorrebbe Silvia Costa ex parlamentare europea, nome che gira forte. Altro candidato di cui di parla è Stefano Menechini, giornalista ex direttore di Europa, ed ex responsabile dell’ufficio stampa della Camera dei Deputati . Il problema del Pd è che non ha voti neppure alla Camera per eleggere un suo consigliere e dovrà trattare coi 5 Stelle, che sono in stato confusionale, o comunque con altri partiti.

6.6.2021 – Rai: gruppi M5s chiedono rinvio voto su candidati Cda
Il Movimento Cinque Stelle, a causa di tensioni interne ai gruppi parlamentari sul candidato del Cda Rai da votare domani nelle Aule di Camera e Senato, a quanto apprende l’Adnkronos ha chiesto il rinvio del voto stesso.A questo punto resta da capire se tale rinvio verrà accolto e in tale caso mettere in conto che il rinnovo del Cda Rai potrebbe slittare a fine luglio, vista anche la calendarizzazione del Ddl Zan la prossima settimana. Ddl che già è al centro di forti tensioni nella maggioranza che sostiene il governo Draghi. Al momento i candidati possibili dei pentastellati sono Paolo Favale, Antonio Palma e Luigi Di Majo ‘sfavorito’, raccontano, proprio dal nome così simile a quello del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Intanto anche la partita per decidere presidente e ad Rai è in pieno svolgimento. Al momento in pista per il ruolo di amministratore delegato ci sarebbero Giorgio Stock, ex presidente di Warner Media; Matteo Maggiore (attualmente Direttore della Comunicazione alla Banca Europea degli Investimenti, già Direttore presso l’Ocse a Parigi e, prima, a Londra come responsabile degli affari europei e internazionali della Bbc) e Paolo Del Brocco, attuale ad di Rai Cinema, gradito in modo piuttosto trasversale ai partiti. Resta certo, ancora, il binomio uomo donna, tale per cui se l’ad è uomo, il presidente, viceversa, è donna. Restando in casa Cinque Stelle, sembra unitaria la propensione per Beatrice Coletti presidente.