Presidio degli operai di Grafica Veneta questa mattina davanti alla prefettura di Padova. Una trentina di stranieri, per lo più pakistani, si sono presentati con striscioni e cartelli “workers lives matter”, in segno di protesta contro la chiusura dell’azienda di Trebaseleghe, travolta da un’inchiesta per caporalato, alle richieste di un’assunzione stabile dei lavoratori sfruttati.
Poco più di una settimana fa un’indagine della Procura di Padova ha alzato il velo su una lunga serie di minacce, pestaggi e ritorsioni messa in atto da un’azienda che lavorava in appalto per il colosso della stamperia ed editoria mondiale, coinvolti due manager della stessa Grafica Veneta, ora ai domiciliari.
I lavoratori accompagnati dai sindacalisti di Adl Cobas sono stati ricevuti dai vertici della prefettura che si sono detti disponibili a creare un dialogo con l’azienda, a consentire ai lavoratori che stanno collaborando alle indagini di ottenere il permesso di soggiorno e di mettere in atto un piano-casa per accogliere chi si trova senza stipendio e non può pagare l’affitto.
