Olimpiadi Tokyo, bilancio tv: Rai2 quintuplica, Discovery digital triplica, di Toyota lo spot più visto

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Dal 23 luglio all’8 agosto Rai Due, la rete scelta dal servizio pubblico per la trasmissione delle Olimpiadi di Tokyo, tra le nove del mattino e le due del pomeriggio ha prodotto i migliori risultati di ascolto: uno share medio del 23,4%, che corrisponde alla presenza di 2,2 milioni di persone e a 2,9 milioni tra le dodici e le quattordici. Lo dice una ricerca di Studio Frasi che ha provato a fare il consuntivo meter delle esaltanti giornate di gare appena concluse, mettendo in rapporto i risultati di ascolto portati a casa – soprattutto dalla seconda rete – con quelli conseguiti nelle edizioni precedenti.

Pur essendo i Giochi con il medagliere italiano più ricco – sottolinea l’analisi di Studio Frasi – per Tokyo il seguito dei pubblici è stato inferiore a quello delle precedenti tre Olimpiadi. Nella edizione 2012, quella londinese, a fare la concorrenza alla tv tradizionale, era stata la pay tv, con Sky che aveva trasmesso dalla casa madre tutte le discipline e tutte le gare, con gigantesco investimento di uomini e mezzi. Mentre erano stati di nuovo integralmente ‘pubblici’ i diritti tv di Rio 2016.

I giochi dello streaming

Stavolta, per la complicata e rinviata Tokyo 2020, con gli stadi vuoti causa pandemia – segno dei tempi – ad acquisire la polpa dei diritti e la trasmissione di tutte le gare è stato il Gruppo Discovery, con le emissioni in streaming, su Discovery + e Eurosport+, quale alternativa preponderante alle emissioni della Rai, che hanno provato a raccontare le tante gare vinte dagli italiani. Il Gruppo americano dovrebbe rendere disponibile il proprio consuntivo locale e territoriale dopo Ferragosto. Ma già qualche indicazione si può desumere dalle analisi prodotte da Studio Frasi, mentre le indiscrezioni parlano di un andamento ottimo degli abbonamenti conseguiti sia da Eurosport che da Discovery +, che fra le altre cose erano disponibili anche per gli abbonati di DAZN e TIM Vision.

Un confronto con Rio 2016 e le Olimpiadi di Londra by Sky. Il record di Pekino 2008…

Rimane però estremamente difficile – tra fusi orari ed evoluzione tecnologica e della modalità di fruizione delle gare- fare paragoni tra gli ascolti delle ultime tre edizioni dei Giochi.  I numeri di Studio Frasi provano a mettere alcuni punti fermi. Le reti Rai che trasmisero i giochi di Rio 2016 (Rai Due, Rai Sport 1 e 2) produssero nel giorno medio una quota d’ascolto complessivo del 22,2% e la sola Rai Due ebbe uno share del 15,1 percento, valore superiore al 14,9% raggiunto nel giorno medio da Tokyo 2020.

Anche per le Olimpiadi di Londra, con diritti a Sky e trasmissione parziale sulla Rai, Rai Due raggiunse uno share del 17,6% nell’intera giornata e i canali a pagamento Sky Olimpiadi il 2,9 percento. Per i Giochi di Londra, grazie al fuso orario, ha pesato la migliore corrispondenza delle gare con la prima serata e in quei giorni delle Olimpiadi del 2012 la seconda rete Rai produsse in prima serata un ascolto di 3,7 milioni di persone, per uno share del 20,5 percento. I giochi olimpici con l’ascolto più elevato rimangono però quelli di Pechino 2008 con un ascolto medio di 1,5 milioni nell’arco dell’intera giornata e uno share del 33,2% tra le nove e le dodici, quota d’ascolto che rimane il record olimpico degli ascolti televisivi per fascia oraria.

Marcell Jacobs (AP Photo/Francisco Seco)

Il successo di Jacobs è fulminante, ma lo sprinter d’oro non ‘batte’ l’audience che sperava nella Pellegrini vittoriosa nei 200 stile libero nel 2012

Il Prime Time di Tokyo 2020 è quindi nella fascia oraria 09:00-14:59 ed è a pochi minuti dalle quindici che le Olimpiadi di Tokyo raggiungono il loro minuto più visto: è il primo di agosto, si corrono i 100 metri piani e l’italiano Marcel Jacobs vince la medaglia d’Oro davanti a 6,9 milioni di italiane e italiani. Ma non riesce a battere il record di Federica Pellegrini che, alle Olimpiadi di Londra il 31 luglio 2012, deluse le aspettative di 8,3 milioni di persone sintonizzate su Rai 2 che si aspettavano di vederla sul podio nei 200 stile libero. Quel risultato di ascolto fu facilitato dall’ora della gara disputata in prima serata.
Rai2 raddoppia l’audience nel giorno medio e moltiplica per cinque nella fascia ‘olimpica’
Il rendimento dato dalla possibilità di trasmettere le Olimpiadi si evidenzia maggiormente nel confronto con gli ascolti degli stessi giorni dell’anno precedente, anno di pandemia e sospensione. Quest’anno tra il 23 luglio e l’8 agosto Rai Due ha raddoppiato i propri ascolti nel giorno medio e li ha quintuplicati nelle fasce orarie delle gare.

Il totale tv registra una lieve discesa tra i due periodi (-235mila spettatori nel giorno medio), la perdita d’ascolto risulta invece elevata in prime time (-1,5 milioni), ma nonostante il calo complessivo Rai Due rete olimpica cresce in tutte le fasce orarie, a perdere sono tutte le reti generaliste, crescono invece le “Altre” che includono parte dell’ascolto degli Over the top.

Discovery fa il triplo sui device digital
La novità di queste Olimpiadi in tv è data dall’esclusiva pay del gruppo Discovery che le ha trasmesse sulla propria piattaforma Internet. In attesa della cosiddetta total audience, che misurerà in modo omogeneo le presenze davanti ad un televisore, ad uno smartphone, una Smart tv connessa ad Internet, un PC o un Tablet, Auditel elabora i dati di consumo delle piattaforme Internet dei broadcaster iscritti, conteggiando però gli apparecchi, i vari device, e non le persone. Le metriche sono quindi diverse e non confrontabili con quelle televisive. Lo Studio Frasi ha elaborato i dati delle piattaforme sui giorni olimpici confrontandoli con gli stessi giorni del 2020. Il volume dell’audience digitale prodotta da Discovery triplica, il numero di click raddoppia e sono 2,3 milioni le ore di connessione alla piattaforma Discovery che, lo ricordiamo, ha trasmesso i Giochi a pagamento. Al contrario di quanto è avvenuto in tv non tutte le piattaforme perdono, se Mediaset e Sky vedono diminuire i loro valori la Rai incrementa sia i click (27,5 milioni +25,8%) che le ore (8,3 milioni +19%) nei 17 giorni olimpici rispetto agli stesso periodo dello scorso anno.

Studio Frasi ha elaborato i dati su spot e break. Lo spot più visto è stato quello della Toyota (15″), a ridosso della finale dei 100 metri con sei milioni di spettatori (5.972.063). Anche il break più visto è legato alla vittoria di Marcel Jacobs; il break è stato seguito da 5,3 milioni alle 15:06 del 1 agosto, durata 76 secondi.