Lega, Sky, TIM, Dazn 'amici' al bar, Authority permettendo

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Una riunione meno bollente di tante altre, quella che stamane – convocata in videoconferenza a partire dalle dieci del mattino – ha promosso all’unanimità la richiesta di DAZN di cedere in sublicenza a “primario operatore” (Sky) la distribuzione della Serie A nel canale ‘Horeca’ (hotel, bar e ristoranti) in via non esclusiva (con TIM che quindi potrà fare una sua offerta e campagna commerciale alternativa).

L’assemblea dei venti presidenti ha poi deciso che – per quello che riguarda i diritti audiovisivi dell’Area Mena, non ancora assegnati – sia opportuno procedere alla creazione di un canale in lingua araba sulla piattaforma Youtube.
Sky forte nell’Horeca, visto anche l’accordo con Prime
L’articolazione dell’offerta calcio nel canale ‘trade’ da parte della pay tv satellitare diventa così particolarmente estesa e ricca, comprendendo, oltre alle partite di Serie A di DAZN (e comunque le tre di Sky, due delle quali collocate in posizioni strategiche per questi esercizi, al sabato sera e alla domenica a pranzo), anche quelle della Champions League. La più importante competizione europea per club, infatti, sarà coperta sia con il proprio pacchetto di match che con quello di Amazon Prime (le partite principali del mercoledì), con cui Sky è recentemente arrivata ad un accordo. La pay via sat, vale la pena ricordarlo, dispone inoltre dei diritti tv della Serie B, nonché di quelli dell’Europa League e della Conference League e così riuscirà a mantenere e implementare sul versante ‘Horeca’ quella larghezza e profondità dell’offerta sul calcio di cui non può più disporre sul canale residenziale. Grazie all’accordo con Amazon Prime, gli esercizi legati a Sky – circa 60 mila lungo lo Stivale fino alla passata stagione – hanno potuto trasmettere anche la partita di Supercoppa Europea, Chelsea-Villareal, vinta dagli inglesi dopo i tempi supplementari e i rigori.
Ragionevolmente prima della prima giornata del campionato del 21 agosto, ora però – dopo l’okay della Lega,  per l’accordo di ‘pace’ tra il campione dello streaming e quello del broadcast- dovrà arrivare anche la benedizione delle Authority, Agcm e Agcom.