Huawei “infiltrata” in un centro di ricerca di Cambridge. Il Times: I responsabili hanno legami con il colosso tlc cinese

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Huawei è coinvolta ancora una volta in una polemica nel Regno Unito. In un articolo pubblicato in prima pagina dal Times, il colosso telefonico cinese viene accusato di essersi “infiltrato” in un centro di ricerca all’interno della prestigiosa università di Cambridge.

Secondo il quotidiano di Rupert Murdoch, tre su quattro dei dirigenti nel Cambridge Center for Chinese Management (Cccm), specializzato proprio nello studio dell’imprenditoria rivolta alla Cina, hanno legami con la società, fra i quali il responsabile Yanping Hu, che è stato vice-presidente di Huawei.

Il logo di Huawei (Foto Ansa – EPA/JENS SCHLUETER)

Fra le fonti citate dal Timesper sostenere le proprie affermazioni – riporta Ansa – c’è Johnny Patterson dell’Hong Kong Watch, gruppo impegnato nella difesa dei diritti umani nell’ex colonia britannica: ha chiesto che venga al più presto aperta un’inchiesta dall’università per valutare le eventuali ingerenze della multinazionale, “i cui legami col governo cinese non sono un segreto”. L’ateneo, sentito più volte dal quotidiano, ha preferito non commentare, mentre il colosso telefonico ha respinto le accuse definendole infondate.

La questione di una presunta influenza cinese nelle attività educative ed economiche del Regno segna da qualche tempo i rapporti tra Londra e Pechino. Uno dei capitoli più importanti è stata la giravolta britannica proprio con Huawei, esclusa nel luglio 2020 dalle forniture per la futura rete 5G nel Paese, per ragioni ufficiali di sicurezza nazionale ma nel nome d’una mossa vista come una concessione al volere degli Stati Uniti.

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