I ricavi netti consolidati di Mediaset nel primo semestre ammontano a 1.387,2 milioni rispetto ai 1.166,4 milioni dello stesso periodo del 2020.
Il risultato netto del gruppo televisivo – come riporta Ansa – è positivo per 226,7 milioni rispetto alla perdita di 18,9 milioni dei primi sei mesi dell’esercizio precedente ed è migliore anche rispetto a quello del primo semestre 2019 (102,7 milioni). Il dato 2021 – ricorda una nota – comprende due elementi straordinari: la plusvalenza generata nel secondo trimestre dalla partecipata al 40% EI Towers (attraverso la cessione di Towertel) e i dividendi frutto della partecipazione in ProsiebenSat1.
Anche escludendo le componenti il risultato netto 2021 si conferma comunque superiore a quello 2019. L’Ebit di gruppo è positivo per 198,7 milioni di euro – a fronte dei 31,7 milioni dello stesso periodo 2020 – in crescita anche rispetto ai 191,6 milioni del 2019.
Quanto ai ricavi in Italia si attestano a 963,7 milioni a fronte dei 791,3 milioni del primo semestre precedente mentre in Spagna sono stati registrati ricavi per 423,6 milioni rispetto ai 375,1 milioni dello stesso periodo del 2020.
Decisivo è stato l’andamento positivo dei ricavi pubblicitari televisivi lordi in entrambe le aree geografiche. In Spagna si sono attestati a 406,1 milioni di euro rispetto ai 325,1 milioni dello scorso primo semestre. In Italia i ricavi sono stati pari a 979,9 milioni (+31,7%) a fronte dei 744,2 milioni dello stesso periodo del 2020. Sulla base dei dati elaborati da Nielsen, nel primo semestre 2021 Mediaset ha registrato in Italia un aumento della raccolta migliore rispetto a quello del mercato pubblicitario complessivo, cresciuto del 26,7%. In particolare, il secondo trimestre ha visto i ricavi pubblicitari Mediaset attestarsi a 526,4 milioni di euro, in aumento non solo rispetto al pari periodo 2020 (+66,2%) ma anche in confronto ai 501,6 milioni del 2019.

I costi operativi complessivi (costi del personale, altri costi operativi, ammortamenti e svalutazioni) si attestano a 1.188,5 milioni rispetto ai 1.134,7 milioni del primo semestre 2020. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno è calato a 731,7 milioni rispetto al dato di inizio periodo (1.064,4 milioni di euro). Escludendo le passività rilevate a partire dal 2019 ai sensi dell’IFRS 16 e gli investimenti oggetto della partecipazione in ProsiebenSat.1, l’indebitamento finanziario netto consolidato è pari a 222 milioni dai 473,6 milioni del 31 dicembre scorso. La generazione di cassa caratteristica (free cash flow) è cresciuta a 274,7 milioni di euro rispetto ai 212,1 milioni dei primi sei mesi 2020. Nel periodo sono stati sostenuti investimenti per 103,9 milioni connessi all’incremento della quota in ProsiebenSat.1 e incassati 133,9 milioni da dividendi EITowers, oltre a 20,4 milioni frutto della chiusura di strumenti finanziari a copertura di investimenti partecipativi.
Per quanto riguarda gli ascolti televisivi anche nei primi sei mesi 2021 le reti Mediaset confermano la netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna in tutte le fasce orarie. In Italia hanno ottenuto il 34,3% di share nelle 24 ore e il 34% in Prime Time sul target commerciale, con una performance superiore a quella di tutte le altre aziende concorrenti.
Nei due mesi estivi di luglio e agosto, la raccolta pubblicitaria del Gruppo Mediset si è mantenuta positiva rispetto allo stesso periodo sia del 2020 che del 2019. In Italia tale risultato è particolarmente importante considerando che nel periodo sono stati trasmessi dalla concorrenza due importanti eventi sportivi internazionali (la fase finale dei Campionati Europei di Calcio e i Giochi Olimpici di Tokyo). La nota coi conti dei sei mesi segnala che il terzo trimestre 2020 era stato il primo positivo dopo il lockdown e Mediaset, nel periodo, aveva trasmesso in chiaro la fase finale di Champions League posticipata rispetto al normale calendario.
Sulla base della visibilità attuale, l’andamento positivo della raccolta pubblicitaria su TV, radio e digital in Italia dovrebbe confermarsi anche a livello complessivo di terzo trimestre, con un dato progressivo dei primi nove mesi superiore a quello del 2020 e del 2019.
Sotto il profilo editoriale, nel corso della stagione autunnale Mediaset punta a rafforzare ulteriormente sia la propria offerta televisiva che quella in streaming attraverso il potenziamento dei contenuti sportivi (Champions League) della piattaforma Mediaset Infinity.
L’aspettativa è che anche nei prossimi mesi la ripresa economica in atto sostenga l’andamento del mercato pubblicitario e in particolare quello del segmento televisivo. Tale scenario potrà essere meglio valutato nel corso delle prossime settimane.
Sulla base di tali evidenze, e grazie al mantenimento di una costante azione di controllo dei costi, si conferma per il 2021 l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i risultati economici e la generazione di cassa caratteristica consolidati.
Giordani, ben posizioni per consolidamento media – “Sono due anni che diciamo che il consolidamento nei media tradizionali avverrà in Europa e l’ultimo anno lo ha confermato”. “Non abbiamo detto che il nostro progetto avrà successo ma facciamo del nostro meglio. Mediaset parte da un buon punto di partenza, abbiamo la quota di controllo in Spagna e siamo il maggior socio in Prosieben. Siamo ben posizionati per avere un ruolo nel consolidamento”. Così il Cfo di Mediaset Marco Giordani ha confermato di voler essere della partita in risposta alle domande degli analisti su operazioni di M&A.

“E’ chiaro che tutti i manager dei media tradizionali sono riluttanti a partecipare a un processo di consolidamento, sono naturalmente contro. Ma si ha diversa percezione se si parla con gli azionisti”, ha ripreso a proposito del nulla di fatto finora, in particolare in Francia. “Ogni giorno riceviamo l’interesse di investitori finanziari e industriali nei media tradizionali. E l’interesse cresce, non diminuisce”, ha spiegato.
“Lasciateci lavorare. Non vogliamo creare aspettative. Annunceremo un’operazione quando sarà fatta non prima. I rumor sono parte del gioco”, ha concluso.
“Faremo del nostro meglio per crescere e assicurare valore agli azionisti. Possiamo confermare che ci stiamo guardando intorno e che la dimensione è cruciale” ha proseguito Giordani a proposito del futuro di MediasetForEurope, che a breve trasferisce la sede in Olanda, come da programma.
Interpellato su Discovery il manager si è limitato a rispondere che “è una delle media company tradizionali europee e sarà parte del processo di consolidamento ma non so con che ruolo parteciperanno”.
Riguardo poi al progetto di fusione con Mediaset Espana, che era stato fermato dal tribunale spagnolo nella battaglia con Vivendi, Giordani ha detto che “non pensiamo sia il momento giusto per fare qualcosa e non stiamo lavorando a qualcosa del genere. Le condizioni esterne non favoriscono una fusione”. Tuttavia “Mediaset Espana sarà anch’essa parte del consolidamento”.
Fusione Ei Towers-Rai Way ha ancora senso – “Siamo sempre stati a favore del consolidamento nelle torri di trasmissioni. Abbiamo provato anche a essere parte attiva in tale processo e siamo stati fermati. Ma da un punto di vista industriale la fusione continua ad avere senso ed è una valida opzione per tutti gli azionisti”. Così il Cfo di Mediaset Marco Giordani ha risposto alla domanda di una analista su una possibile aggregazione fra Ei Towers e Rai Way. “Siamo soci di minoranza in Ei Towers non la gestiamo”, ha tuttavia ricordato. “Rimarremo finché non vedremo la valorizzazione completa della nostra quota”.
“Il contesto italiano oggi è più favorevole su un consolidamento rispetto al passato. Supporteremo la società se il manager ci presenterà un progetto di consolidamento”, ha aggiunto Giordani.