Boom, flop, crash, crac. In occasione della presentazione del programma, Alessandro Cattelan aveva lanciato un monito ai recensori dei programmi tv inclini alla stroncatura, a quelli che danno i propri giudizi attingendo al vocabolo onomatopeico. Facile esprimere critiche severe solo dopo che i meter hanno dato il proprio risultato sintetico, numerico, quasi inappellabile.
Considerato questo, ricordato che il direttore di Rai1, Stefano Coletta, nella stessa occasione aveva spiegato come dall’arrivo di ‘Da Grande’ e del ‘giovane’ Cattelan nel palinsesto della sua emittente si aspettasse un afflusso di inedito talento creativo, con un positivo effetto di ‘contemporaneità’ nel linguaggio, ma anche un pubblico più giovane del solito sintonizzato sul canale, è utile a fare un analisi più approfondita di quanto sancito dai meter.
La prima tv dello show evento ha schierato tra gli altri Antonella Clerici, Elodie, Carlo Conti, Paolo Bonolis, Blanco, Marco Mengoni e Il Volo. Un mix di tradizione e innovazione, quindi, che ha convinto solo 2,376 milioni di spettatori con il 12,7% di share. Cattelan è arrivato dietro Enrico Papi, che si è classificato secondo con ‘Scherzi a parte’ (2,897 milioni e 15,2%). Ma soprattutto è arrivato distantissimo dal primo programma in graduatoria.
Su Rai3, confermando l’appeal della grande pallavolo sulla tv pubblica, si è installata la finale da Katowice del torneo maschile continentale. Gli Azzurri hanno battuto la Slovenia per tre a due, ma con 3,4 milioni ed il 15,84% hanno lasciato a distanza anche Enrico Papi e Alessandro Cattelan. Ha finito per fare un bilancio sotto le attese anche Juve-Milan, in onda su Dazn, per lo meno per la quota di ascolto rilevato da Auditel. Il match finito uno a uno ha raccolto 851mila spettatori ed il 3,8%. Facendo quindi meno di Napoli-Juve, che alla seconda giornata aveva avuto 951mila spettatori e l’8% (alle 18.00).
Quindi? Col volley (presenza in palinsesto non prevedibile), più calcio (si stimava evidentemente contenuto l’impatto del confronto tra bianconeri e rossoneri su Dazn), più Papi, la collocazione di Cattelan nella prima serata di domenica 19 settembre si è dimostrata quanto mai errata. Interessante, come controprova, la lettura dei dati riguardanti i target in visione di Italia-Slovenia sulla terza rete. Il match che ha laureato gli Azzurri campioni è andato fortissimo proprio sui target che Cattelan doveva intercettare per Rai1, ed ha portato a casa per Rai3 – dicono i numeri di Studio Frasi – il 19,5% nella fascia dei ragazzi tra 8 e 14 anni, il 18,1% tra i 15-19enni, il 17,7% tra i 20-24enni. Il volley è andato molto sopra media anche tra i 45-54 (17,6%) e i 55-64 (18,7%), target aspirazione del programma di Cattelan, con un crollo a perpendicolo (13,5%) tra gli over 65, core target o quasi di Rai1.
Altro dato illuminante, più diretto, quello sul target 15-34: Cattelan ha viaggiato al 9,3%, mentre Papi si è difeso con il 17,5%, quasi doppiando il concorrente, con Alessandro Michieletto (schiacciatore tremendo) e Simone Giannelli (il regista che è stato eletto miglior giocatore del torneo) al 16,5%. Il volley ha fatto il botto, infine, su altri due indiocatori su cui aspirazionalmente, Coletta aveva puntato la fiche Cattelan: il 24,35% spuntato tra chi ha studi universitari, il 23,3% nella classe socio economica alta.