“Il motore del mondo sta per ripartire” e gli investimenti infrastrutturali sostenibili e di qualità “sono essenziali per assicurare una ripresa stabile e duratura”. Lo ha detto Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cdp, alla conferenza “Financing infrastructure for the recovery” promossa da D20 Long-Term Investors Club, Cassa Depositi e Prestiti e la presidenza italiana del G20, sottolineando che infrastrutture sostenibili di qualità hanno “un impatto profondo sull’economia globale”. Gorno Tempini ha sottolineato, come ammesso dal FMI, che “al tempo stesso è necessario sostenere la transizione energetica e gli obiettivi di carbon neutrality, al centro dell’agenda politica di molti paesi”

“Recentemente – ha riferito – la Banca mondiale ha calcolato che, per ogni dollaro investito in infrastrutture resilienti, si generano 4 dollari di benefici. Oltretutto, gli investimenti in infrastrutture determinano anche un complessivo aumento di produttività”.
In Europa – ha proseguito – ci è offerta una grande opportunità di superare le difficoltà di finanziamento delle infrastrutture: il piano Next Generation EU.
“Già dall’inizio – ha affermato lo spirito di questa iniziativa da 750 miliardi di euro (valori al 2018) è stato finalizzato a rafforzare le nostre economie erogando un aiuto finanziario per progetti cruciali, come i progetti infrastrutturali, con un preciso vincolo rispetto alla quantità di risorse da destinare alla green economy (37%) e alla digitalizzazione (20%)”.
” Cdp – ha osservato il presidente -avrà un ruolo importante nell’attuazione di un piano così ambizioso, grazie alla capillare presenza sul territorio e al suo ruolo consolidato di consulente della Pubblica Amministrazione, anchor investor, gestore di fondi e stakeholder del settore privato”.
“Il nostro contributo – ha proseguito – consisterà in particolare nel facilitare l’attuazione del Pnrr tramite la promozione di collaborazioni tra diversi stakeholder – tutti rappresentati qui oggi – tra cui imprese, istituti finanziari locali e nazionali, associazioni di settore, pubbliche amministrazioni e istituti di ricerca, ovvero attraverso la formazione di partnership con i più importanti player industriali”.
“Le sfide che ci attendono – ha concluso -sono complesse e richiedono collaborazione su scala internazionale per essere affrontate. Ripresa economica, tutela dell’ambiente e neutralità climatica ci ricordano che viviamo in un mondo interconnesso, e i paesi del G20 devono condividere le responsabilità per la salute del pianeta.