Difendendosi ordinatamente (moderno catenaccio?) e andando a segno in contropiede con Federico Chiesa, con il temuto Romelu Lukaku “schermato” da Manuel Locatelli e ben controllato da Matthijs De Ligt (come ha spiegato Max Allegri nelle interviste), la Juventus ha portato a casa la vittoria per uno a zero contro il Chelsea, al secondo appuntamento di Champions League.
Molte luci ma anche ombre, quindi, per la vittoria bianconera, ma anche per la trasmissione della partita, che – dicono le proteste fatte registrare da Twitter – non è stata impeccabile. Il match – come tutti i migliori del mercoledì – è stato trasmesso in esclusiva da Amazon Prime, che ha riproposto lo stesso tipo di mobilitazione ambizioso e ‘premium’ messo in campo per Inter-Real Madrid, sia per la telecronaca che per il commento, attingendo molto al parco dei fuoriusciti Sky.
Il duo composto da Sandro Piccinini e Massimo Ambrosini con Alessia Tarquinio e Alessandro Alciato a bordocampo, ha ben raccontato l’evolversi della gara.
Mentre il pre ed il post incontro, nonché l’intervallo, sono stati proposti molto bene a bordo campo da Giulia Mizzoni, assistita da Gianfranco Zola, Claudio Marchisio e Patrice Evra (molto attivo sui social, spumeggiante e divertente anche in tv).
Marco Cattaneo, infine, ha fatto per Prime lo ‘studio’ post gara, ma andandosi a confrontare con quello imbattibile di Sky, che ha annoverato una sorta di dream team: Fabio Capello, Antonio Conte, Alessandro Del Piero, Billy Costacurta, Paolo Condò con Anna Billò alla conduzione, meno rauca della sera prima.
Le segnalazioni sul cattivo funzionamento della trasmissione di Amazon non hanno riguardato blocchi o ritardi. Ma la tenuta cromatica e la luminosità degli schermi durante la gara. ‘Colpa’ del sistema hdr o di alcune delle telecamere a bordo campo, secondo le ricostruzioni. La partita è risultata nel primo tempo sostanzialmente perfetta su smart tv e sui portatili a schermo più grande, ma tendenzialmente un po’ ‘bruna’ sui tablet, i telefonini, gli schermi più piccoli. Una luminosità in eccesso, con gli altri device invece meno ‘oscuri’, ha segnato l’avvio del secondo tempo e, in particolare, il momento del gol di Chiesa.
Piccinini ad un certo punto si è scusato a nome di Amazon con i telespettatori, ma poi la trasmissione è tornata normale un po’ dappertutto.