Il Nobel per la pace 2021 ai giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov

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“Per i loro sforzi a salvaguardia della libertà di espressione, precondizione per la democrazia e una pace duratura”. Con questa motivazione il Comitato norvegese del Nobel ha assegnato il premio Nobel per la Pace a Maria Ressa e Dmitry Muratov, entrambi giornalisti.

Le motivazioni

“Usa la libertà di espressione per esporre l’abuso di potere, l’uso della violenza e il crescente autoritarismo”, scrive il comitato sul suo sito riferendosi a Ressa, co-fondatrice di Rappler, sito di giornalismo investigativo attivo nelle Filippine. Un impegno che le era valso anche la copertina del Time di 3 anni fa, come ‘persona dell’anno’, insieme ad altri giornalisti.
Per Muratov, direttore di Novaya Gazeta, si ricorda invece l’impegno a difesa dell’indipendenza e dei diritti dei giornalisti.

Chi sono Ressa e Muratov

Giornalista in Asia per 35 anni, Maria Ressa, 58 anni, in qualità di ceo e presidente di Rappler, ha subito continue vessazioni politiche e arresti da parte del governo Duterte, costretta a pagare dieci volte la cauzione per rimanere libera.

“Nulla è possibile senza i fatti. Un mondo senza fatti significa un mondo senza verità e fiducia”, il commento di Maria Ressa alla notizia del Nobel.

Per il suo coraggio e il suo lavoro sulla disinformazione e le fake news, Ressa, oltre al riconoscimento sul Tima, è stata tra le 100 persone più influenti del 2019 ed è stata anche nominata una delle donne più influenti del secolo.
Nel 2020 ha ricevuto il premio Journalist of the Year, il John Aubuchon Press Freedom Award, il Most Resilient Journalist Award, il Tucholsky Prize, il Truth to Power Award e il Four Freedoms Award. Le sue battaglie per la verità e la democrazia sono raccontate nel documentario ‘A Thousand Cuts’ del Sundance Film Festival 2020.

Dmitry Muratov, 59 anni, è un giornalista russo tra i fondatori del quotidiano russo Novaja Gazeta, che ha diretto tra il 1995 e il 2017.
Novaya Gazeta è stato definito “l’unico giornale veramente critico con influenza nazionale in Russia oggi” dal Comitato per la protezione dei giornalisti. Il giornale è noto per i suoi reportage approfonditi su argomenti delicati come la corruzione governativa e le violazioni dei diritti umani.
Nel 2007, Muratov ha vinto un Premio Internazionale per la Libertà di Stampa dal Comitato per la Protezione dei Giornalisti. Nel 2010 ha ricevuto l’ordine della Legion d’onore, la più alta decorazione di Francia.

Muratov ha dedicato il Premio a Novaja Gazeta e ai suoi sei giornalisti uccisi in questi anni, tra i quali figura Anna Politkovskaja. “Non è merito mio. E’ Novaya Gazeta. Sono quelli che sono morti difendendo il diritto delle persone alla libertà di parola. Siccome loro non sono con noi, probabilmente hanno deciso che sia io a dirlo a tutti”, ha detto alla Tass.