Diritto d’autore, un altro passo avanti. Ora Governo deve approvare il testo definitivo

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Concluso l’iter per l’approvazione del parere dalle Commissioni congiunte Giustizia e Comunicazioni del Senato

“Si pone finalmente rimedio a una questione cruciale per il sistema digitale dei contenuti culturali e dell’informazione giornalistica, per tutelare il diritto d’autore anche nella dimensione dinamica e spesso volatile del web”. Ne da notizia il Sen. Salvatore Margiotta, Capogruppo Pd Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni, concluso l’iter per l’approvazione del parere dalle Commissioni congiunte Giustizia e Comunicazioni del Senato.
“Soddisfatto del lavoro congiunto con l’altro relatore, la Senatrice Fiammetta Modena, improntato su ascolto e sintesi e che ha coinvolto tutti gli stakeholder. Un dibattito decisivo, da qui agli anni a venire, per tutte le imprese coinvolte, editori e piattaforme, artisti e semplici utenti”, sottolinea il Senatore Pd.

Tra le principali osservazioni proposte dalle Commissioni al Governo, l’invito a valorizzare il ruolo degli organismi di gestione collettiva e delle entità di gestione indipendente nelle attività di negoziazione e rinegoziazione relative agli utilizzi dei diritti dei propri iscritti. Quanto al comparto musicale, ed in particolare alle entrate generate dallo sfruttamento delle opere musicali in streaming, le Commissioni chiedono di intervenire affinché sia garantito il diritto degli artisti interpreti esecutori del settore musicale a percepire compensi anche per gli utilizzi da parte delle piattaforme in streaming on-demand.

E’ stato inoltre raggiunto un equilibrio rispetto al concetto di “estratto molto breve”, escludendo che se ne possa dare definizione quantitativa numerica, e auspicando che i parametri fissati in nessun caso pregiudichino i diritti degli editori.
Ora tocca al Governo approvare il testo definitivo dello Schema; “auspico che si tenga conto dei pareri di Camera e Senato, peraltro in gran parte convergenti”, commenta Margiotta.

Il parere sul schema di decreto legge in attuazione della direttiva  Ue sul diritto d’autore

Parere-approvato-dalle-Comm-riunite

Enzo Mazza (Foto Fimi)

Fimi: bene il sostegno di Draghi

Fimi giudica “molto importante” l’intervento del Presidente del Consiglio Draghi, che oggi ha affermato che l’Italia “sostiene il Regolamento Ue sui servizi digitali, anche per proteggere efficacemente prodotti e contenuti realizzati in Italia. La nostra convinzione è che quello che è illecito offline debba essere illecito anche online”.

“Proprio nei giorni nei quali l’Italia si appresta ad approvare in maniera definitiva la Direttiva Copyright è fondamentale che l’Italia continui ad essere in prima linea per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale anche su questo importante dossier regolamentare” ha dichiarato il Ceo di Fimi, Enzo Mazza.

Fapav: ciò che è illecito offline deve esserlo anche online

“Forte apprezzamento per le dichiarazioni del Presidente Mario Draghi che, in Aula riferendo al Senato della Repubblica in vista del Consiglio Europeo, ha confermato il sostegno dell’Italia al Regolamento Ue sui servizi digitali” – ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della FAPAV Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.

“Il principio ribadito dal Presidente del Consiglio nel corso del suo discorso – ciò che è illecito offline deve esserlo anche online – rappresenta un caposaldo su cui costruire un ecosistema digitale sano, competitivo e in grado di attrare investimenti da parte delle aziende titolari dei diritti. Quello del Presidente è un segnale molto forte, un impegno politico e istituzionale decisivo in questa fase di ripartenza, che sostiene la lotta alla pirateria e la promozione legale dei contenuti audiovisivi, sportivi e culturali” ha proseguito il Segretario Generale FAPAV.

“Si tratta di una posizione, quella espressa dal nostro Premier, davvero rilevante per l’Italia e per l’Europa, un sostegno a favore dei Diritti d’Autore e di Proprietà Intellettuale al centro di importanti regolamenti come la Direttiva Copyright e il Digital Services Act” – ha concluso il Segretario Generale Bagnoli Rossi. “Grazie pertanto al Presidente e al Governo per l’impegno assunto su un tema così determinante per l’industria dei contenuti, soprattutto in un momento così cruciale come quello attuale in piena fase di ripartenza del settore audiovisivo dopo la pandemia”.