Troppa pigrizia intellettuale, dice l’ex manager della Rai, grande esperto di programmazione e palinsesti.
Gli abbiamo chiesto un parere e una parola di saggezza sul caso del presunto spostamento di Un Posto al Sole per far posto su Rai3 a un programma di informazione
Prima: Lei è stato un autorevole manager della Rai (Vicedirettore Generale, Direttore di Rai1, Direttore di Rai Intrattenimento, Amministratore Delegato di Rai Cinema) ed è attualmente a capo di una agenzia di comunicazione e consulenza (Q10 Media) e Presidente dei produttori audiovisivi (APA).
Cosa ne pensa della proposta di trasferire Un posto al sole dalla sua attuale collocazione su Rai 3 per fare posto ad un programma di informazione di Lucia Annunziata, alla luce anche delle polemiche sorte sul caso?
Leone: Innanzitutto sono certo che non sarà nelle intenzioni della Rai penalizzare una produzione di lunga serialità che ha dimostrato in oltre due decenni di essere un punto di riferimento editoriale ed industriale senza precedenti. Piuttosto, sono meravigliato dalla pigrizia intellettuale di gran parte dei professionisti di questo settore inclusi i media.
Prima: A cosa di riferisce?
Leone: Ma come, per la prima volta da decenni (anche qui ricorrono i periodi lunghi della storia televisiva), il servizio pubblico finalmente si interroga, cerca una risposta concreta alla colpevole assenza nella fascia di access prime time di un talk autorevole e includente; individua in una delle migliori professioniste, Lucia Annunziata, la soluzione al tardivo quesito. E gli unici commenti che ho letto riguardano lo “scandalo” di Un posto al sole e non il fatto che finalmente Rai vuole presidiare una fascia per l’approfondimento quotidiano, che è sostanzialmente appannaggio delle emittenti commerciali.
C’è una certa miopia nel leggere questa situazione a senso unico. Giusto e necessario tutelare la soap di successo, ma anche valorizzare una scelta di impegno del servizio pubblico.
Prima: E dunque come uscirne, secondo lei?
Leone: Sono certo che in Rai sapranno trovare la soluzione. Ci sono ancora professionisti di valore in grado di coniugare gli interessi di una soap di peso e quelli di una necessaria fascia di talk show.
E immagino che sia stato l’ad Fuortes a voler imprimere questa importante svolta.
Ricordiamoci che la prima serata di Rai3 viene preceduta da ben tre programmi, tra cui ‘Un posto al sole’. E che Rai ha l’enorme vantaggio di avere una offerta generalista con ben tre canali. Ritengo che possa esserci non soltanto Un posto al sole ma anche Un posto per tutti.