Mogol (SIAE): ho vinto la mia battaglia in difesa dei diritti degli autori
La normativa introduce a favore degli autori il principio della remunerazione adeguata e proporzionata al valore potenziale o effettivo dei diritti concessi in licenza o trasferiti, con l’obiettivo di tutelare la parte contrattualmente più debole nel caso di utilizzo di un’opera.
“Accolgo con grande soddisfazione la notizia del recepimento della Direttiva Copyright – ha commentato il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol – e ringrazio il Governo e il Parlamento per la loro attenzione e sensibilità nei confronti della tutela dei diritti degli autori e degli editori. Il mio grazie va in particolare al Ministro della Cultura Dario Franceschini per l’impegno con cui ha sempre sostenuto l’urgenza di proteggere il lavoro dei creativi adattando la legge sul diritto d’autore all’ambiente digitale contemporaneo. Sin dal primo giorno del mio mandato in SIAE ho combattuto per arrivare a questo momento: i giganti della rete paghino quello che usano. Loro hanno i miliardi ma noi abbiamo avuto ragione. Ora abbiamo le armi per combattere la battaglia successiva: ottenere per gli autori un compenso realmente equo”.
Levi (AIE): “Siamo alla fine di un lungo percorso iniziato a Bruxelles”
“Il recepimento della direttiva copyright da parte del governo, avvenuto ieri con un decreto legislativo, segna la fine di un lungo percorso, dapprima con il coinvolgimento di tutte le istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) e poi in Italia con un intenso dibattito in sede parlamentare e di Governo. Un percorso che ci ha impegnati con le nostre proposte fin dall’inizio, quasi sette anni fa con i primi studi di impatto della Commissione europea” spiega il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi.

“Le nuove tecnologie hanno ridisegnato i consumi culturali e, con essi, la fruizione delle opere coperte da diritto d’autore. In questo contesto – conclude Levi – , la Direttiva europea e il suo recepimento in Italia segnano un punto di riferimento significativo nel rapporto tra i titolari dei diritti e le piattaforme web attraverso cui i cittadini accedono alle opere dell’ingegno”.
Fnsi: approvazione è buona notizia per editoria
“Il recepimento della direttiva europea sul copyright è una buona notizia per tutto il settore dell’editoria. Viene infatti introdotto il principio, che ha rappresentato il punto centrale della battaglia del sindacato dei giornalisti sia a livello europeo sia a livello nazionale, che chi utilizza i contenuti frutto degli investimenti delle imprese e del lavoro dei giornalisti non potrà più farlo senza alcun corrispettivo, ma dovrà riconoscere una giusta remunerazione”. Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.

“Va dato atto al sottosegretario con delega all’editoria, Giuseppe Moles – aggiunge Lorusso -, di aver messo a punto un impianto normativo che potrà garantire di più e meglio il lavoro dei giornalisti, dando agli editori certezze sulle entrate”. L’auspicio è che, adesso, “possa partire una stagione di confronto che abbia al centro la valorizzazione del lavoro giornalistico e la lotta al precariato. Nelle misure di sostegno e negli interventi di carattere finanziario a sostegno del settore già varati, così come fra quelli inseriti nello schema della prossima legge di stabilità, il lavoro giornalistico è il grande assente”.
“Continuare a stanziare risorse per il settore consentendo alle imprese di prescindere dalla tutela del lavoro e di continuare ad allargare l’area del precariato e dello sfruttamento – si legge ancora – è inaccettabile perché si condanna una generazione di giornalisti a non avere un futuro. Per questo, resta ferma la richiesta al governo di convocare le parti sociali a un tavolo permanente per l’editoria per affrontare le numerose criticità irrisolte, a partire dalla definizione dell’equo compenso per i giornalisti”.
Verna (Odg): risultato sia “prodromico” a una nuova legislazione per il giornalismo
“E’ un risultato importante per tutto il settore dell’editoria il via libera da parte del Cdm del decreto legislativo che recepisce la normativa europea sul diritto d’autore che impone la giusta remunerazione per chi produce contenuti giornalistici successivamente sfruttati dal web”.

“Esprimiamo apprezzamento nei confronti del sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles, a cui dobbiamo gran parte del decreto in oggetto”, ha affermato Carlo Verna, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. “Riteniamo necessario però che tale risultato sia prodromico di una nuova legislazione per il giornalismo, sulla quale il confronto è indifferibile. Se il giornalismo è l’ossigeno per la democrazia, norme che ne favoriscano la qualità, dalla riforma dell’accesso alla professione, all’equo compenso, al contrasto delle querele bavaglio, sono indispensabili”.

FAPAV: Passo importante e decisivo per la tutela del Diritto d’Autore online nel Paese
“Soddisfazione per l’approvazione definitiva della Direttiva Copyright nel nostro Paese” – ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della FAPAV – Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.
“In un contesto come quello attuale, caratterizzato da un ambiente digitale che è profondamente cambiato negli ultimi anni, la Direttiva Copyright rappresenta un passo importante e decisivo per la tutela del Diritto d’Autore online. L’ultimo anno ha visto un aumento nella crescita dell’offerta legale digitale, secondo la ricerca FAPAV/Ipsos il 30% degli intervistati ha dichiarato di aver sottoscritto un nuovo abbonamento ad una piattaforma legale. È pertanto fondamentale che in un contesto generale di crescita, in cui i nuovi modelli di distribuzione sono in espansione, possano crearsi le migliori condizioni di tutela per chi investe nello sviluppo dell’industria dei contenuti” ha precisato Bagnoli Rossi.
“Con l’approvazione della Direttiva, l’Italia prosegue il suo cammino a favore del copyright. Oggi le Istituzioni e le Autorità competenti hanno la possibilità di agire ed intervenire in un contesto molto diverso rispetto a quello di qualche anno fa, decisamente più favorevole per la tutela dei diritti e di chi produce e distribuisce contenuti audiovisivi, generando quindi valore, indotto e occupazione per il Sistema Paese in generale”.
“La Direttiva, riconoscendo il ruolo e la responsabilità degli intermediari del web, ricopre un ruolo cruciale nell’ambito delle attività di enforcement e di tutela dei contenuti” – ha proseguito il Segretario Generale. “In tal senso è fondamentale che vengano adottate azioni tempestive per disabilitare i contenuti illeciti presenti sulla rete. Il fattore tempo, infatti, rappresenta un elemento essenziale per una efficace azione di contrasto agli illeciti, in particolare per quanto riguarda le nuove uscite cinematografiche e televisive e i contenuti sportivi live. Per questo, FAPAV e l’intera industria audiovisiva guardano con interesse anche al complesso negoziato in corso sul Digital Services Act poiché vi sono temi di tutela dei contenuti sul web che, per portata, rappresenterebbero il completamento del lavoro avviato proprio con la Direttiva approvata ieri”.
“Soprattutto in questa fase di ripartenza dell’industria audiovisiva dopo la pandemia è fondamentale sostenere al massimo i titolari dei diritti e chi investe nel settore tramite un sistema certo di regole e contrasto agli illeciti a supporto dell’intera filiera” – ha precisato Bagnoli Rossi.
“Un sentito ringraziamento al Ministro Franceschini, al Sottosegretario Moles e alle Commissioni parlamentari competenti di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica che hanno seguito l’iter di recepimento della Direttiva” ha concluso il Segretario Generale FAPAV.