Metaverso mercato da 800 miliardi in 3 anni. Dopo Fb, è corsa alla tecnologia

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Non solo Fb, Microsoft e le big cinesi. La corsa al metaverso contagia anche i colossi “off line”, come Nike. Ma cominciano a sollevarsi voci critiche

Il mercato del metaverso entro il 2024 potrebbe raggiungere gli 800 miliardi di dollari. E’ Bloomberg Intelligence a certificare con tanto di numeri come questa nuova tecnologia non sia più da considerare fantascienza, ma il futuro di internet, una concreta opportunità di investimento nei prossimi anni.

Facebook la prima a lanciarsi

Ecco spiegato dunque il perchè il metaverso sia diventato il nuovo mantra per molte big della tecnologia.
Prima tra tutte Facebook che il 28 ottobre ha annunciato il suo rebranding in Meta. L’obiettivo, ha raccontato Zuckerberg alla presentazione, è quello di essere vista come una società del metaverso, non più solo un social e un insieme di app.
Per lavorare al meglio sul tema Menlo Park ha anche annunciato la creazione di 10mila nuovi posti di lavoro in Europa in cinque anni, anche perchè, ha profetizzato lo stesso Zuckerberg, “il metaverso raggiungerà un miliardo di persone nel prossimo decennio”

Le altre big tech in scia

Ma Facebook non è la sola. E pochi giorni dopo anche Microsoft, in un evento rivolto alle aziende, ha annunciato i suoi piani per il metaverso, con spazi personalizzati e immersivi per incontrarsi nel lavoro. “Il metaverso è qui e non sta solo trasformando il modo in cui vediamo il mondo, ma anche il modo in cui vi partecipiamo, dalla fabbrica alla sala riunioni”, ha detto il ceo Satya Nadella.
Tra le altre aziende che puntano su questo ambito c’è Nvidia, il colosso americano dei semiconduttori, ma anche la piattaforma di giochi Roblox.

Anche le grandi società cinesi si sono già mosse in questa direzione con ByteDance, Alibaba e Tencent. Quest’ultima, in particolare, ha registrato quasi cento marchi relativi al metaverso e starebbe allestendo un nuovo team internazionale.

Il metaverso “fuori” dalla Rete

Ma qualcosa sta cambiando anche fuori dalla rete. E’ il caso di Nike. La casa di abbigliamento ha registrato alcuni dei suoi marchi per l’uso in contesti virtuali, cosa che fa pensare che si stia preparando a una presenza massiccia in questo particolare ambito.

L’ex ceo di Google, Schmidt, fuori dal coro

Ma sul metaverso le opinioni non sono tutte allineate. Una voce scettica arriva dall’ex Ceo di Google, Eric Schmidt che ha richiamato l’attenzione sul delicato tema della regolamentazione. “Chi deciderà le regole? Il mondo diventerà più digitale che fisico. E questa non è necessariamente la cosa migliore per la società umana”, ha spiegato al New York Times.