L’ambizione, dato lo stanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza che stanzia 6,7 miliardi per reti ultraveloci, è quella di andare al 100% di copertura entro il 2026. A dirlo è il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, intervenendo all’assemblea dell’Associazione nazionale comuni italiani, a Parma, all’incontro dedicato alla digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo.
Un orizzonte che andrà inseguito con impegno e rimanendo focalizzati sugli impegni presi. Per cui, ha aggiunto Colao, sull’intervento di digitalizzazione del Paese, “c’è un team che lo seguirà per tutto il Pnrr”. Insomma, ha aggiunto, “intendiamo creare un team fisicamente disponibile a lavorare per amministrazioni e fornitori”.
“No a sprechi, Pa digitale 2026 online a breve”
Per quanto riguarda il Pnrr, ha poi specificato, “sono 6,7 miliardi per la Pa digitale, di cui 4 sono locali. Dobbiamo gestire tutto in tempi rapidi ed efficienti, senza complicazioni burocratiche e senza sprechi. La piattaforma Pa digitale 2026 va online a breve. Si permette di gestire i fondi e di partecipare agli avvisi, si assistono le Pa e si consente di controllare i risultati. Nel Pnrr c’era scritto che avremmo dovuto iniziare a giugno, abbiamo preferito iniziare a ondate da marzo. Questo sarà l’unico canale di accesso per i fondi per la transizione digitale”.
Ogni Comune deve dare risultati
“Comuni, scuole e territori beneficeranno di queste iniziative se le porteremo a compimento in tempi utili. Ogni Comune deve essere responsabile di quello che fa e deve dare i risultati”, ha aggiunto ancora il ministro.
Colao: 2 miliardi per il 5G. A giorni consultazione su gara
Per la gara del 5G in Italia “stiamo pubblicando a breve, ma a breve vuol dire a giorni, potrebbe essere forse già questa settimana, la consultazione su come intendiamo intervenire”, ha detto poi Colao, precisando che “una volta conclusa la consultazione la manderemo in Europa per notifica perché è un intervento nuovo”.
Dopodiché, ha aggiunto, “faremo le gare, anche queste devono essere assegnate entro il 2022 e qui posso già dire che se ci saranno dei fondi residui col Mise ci siamo già impegnati per metterli a sostegno della domanda”.
Il ministro ha ricordato che su questa voce sono stati stanziati 2 miliardi. Quello sul 5G, ha sottolineato, è un “intervento particolare perché sarebbe la prima volta che si interviene con un finanziamento pubblico nel mercato mobile”.
L’obiettivo è quello di incentivarlo su tutto il territorio nazionale. “E’ necessario ovunque o forse ancora più necessario in posti più isolati e meno collegati alle aree urbane per permettere una vita economica e sociale di livello ovunque”, ha spiegato Colao.
Secondo il ministro infine, “tutto quello che riguarda la parte mobile è impattato dal tema dei limiti delle emissioni elettromagnetiche, con quelli attuali che sono un decimo dei limiti europei, quindi inevitabilmente il paese avrà più antenne o meno coperture. A parità di copertura i limiti attuali impongono più carico burocratico e più presenza di antenne” ha precisato.