Caso Peng Shuai: USA e WTA non credono alla Cina

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La due volte campionessa del Grande Slam non è più stata vista in pubblico da quando, all’inizio di novembre, ha accusato l’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli di violenza sessuale

Cresce la preoccupazione internazionale per le sorti della tennista cinese Peng Shuai, scomparsa dai radar lo scorso 2 novembre. La due volte campionessa del Grande Slam non è più stata vista in pubblico da quando, all’inizio di novembre, ha accusato l’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli di violenza sessuale. Come riporta Associated Press, le accuse mosse sui social sono state prontamente oscurate dai media cinesi. L’eco della notizia non ha però tardato a rimbombare presso i maggiori esponenti internazionali, sportivi e non.

Serena Williams e Nole Djokovic scioccati e preoccupati

Serena Williams è solo l’ultima atleta di punta a parlare della tennista Peng Shuai. “Sono devastata e scioccata nell’apprendere la notizia della mia collega. Spero che sia al sicuro e che venga trovata il prima possibile. Occorre indagare, non dobbiamo rimanere in silenzio”, ha twittato Serena giovedì. Il suo post si è aggiunto a quelli di altri due colleghi: Naomi Ōsaka e Novak Djokovic.

Non è bastata la mail divulgata mercoledì 17 novembre dall’emittente statale cinese CGTN per calmare le acque. Il messaggio, presumibilmente inviato da Peng Shuai al presidente della Women’s Tennis Association (WTA) Steve Simon, sembra confermare le buone condizioni dell’atleta, la quale ritratta anche le precedenti accuse.

Una mail che non chiarisce. E anzi peggiora le cose

La risposta di Steve Simon non si è lasciata attendere. “La dichiarazione rilasciata oggi dai media statali cinesi relativa a Peng Shuai solleva solo le mie preoccupazioni sulla sua sicurezza e sul luogo in cui si trova. Ho difficoltà a credere che Peng Shuai abbia effettivamente scritto l’e-mail che abbiamo ricevuto”. Nel corso di un’intervista con la CNN, la WTA si è dichiarata pronta a ritirare la propria attività dalla Cina fino a quando non sarà garantita la sicurezza della tennista.Alla richiesta si sono aggiunti anche gli Stati Uniti. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha dichiarato che l’amministrazione Biden è “profondamente preoccupata” per la scomparsa della tennista Peng Shuai e chiede al governo cinese di fornire “prove indipendenti e verificabili” della sua condizione. “Continueremo a difendere la libertà di parola. Sappiamo che la Repubblica Popolare Cinese ha tolleranza zero per le critiche e un record nel mettere a tacere coloro che parlano. Da parte nostra, continueremo a condannare tali pratiche”, ha aggiunto Psaki.

Tre foto su Twitter

Nel frattempo, il governo cinese cerca ulteriormente di placare gli animi. Il giornalista Hu Xijin, direttore del Global Times, un quotidiano di Stato cinese, ha pubblicato tre foto su Twitter. Le immagini, corredate dalla scritta “Buon Weekend” mostrano Peng Shuai con aria sorridente in quello che sembra essere un ambiente domestico. “Sta bene. Nei giorni scorsi è rimasta a casa sua liberamente e non voleva essere disturbata. Si presenterà in pubblico e presto parteciperà ad alcune attività“, ha aggiunto Xijin.