Pirateria online in calo in Ue dopo il picco nel 2020. In Italia accessi sotto la media

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Secondo lo studio Euipo, nel nostro paese si registrano 5,5 accessi per utente al mese: la media Ue è di 5,9

Nonostante un aumento temporaneo durante i primi mesi della pandemia, in Europa la pirateria online è diminuita del 34% nel 2020 rispetto all’anno precedente. È quanto emerge da un rapporto dell’Ufficio dell’Ue per la proprietà intellettuale (Euipo) sulla violazione del diritto d’autore online in Ue e nel Regno Unito dal 2017 al 2020.

I contenuti più “violati”

Nell’arco di tempo osservato, l’accesso a contenuti che violano il diritto d’autore online si è dimezzato. La musica ha registrato il calo più pronunciato, con un -81% degli accessi a contenuti piratati. Seguono cinematografia (-68%) e contenuti televisivi (-41%).

In particolare, la pirateria cinematografica ha avuto un picco temporaneo nella primavera 2020, in coincidenza con il lockdown, per poi tornare a diminuire gradualmente nei mesi successivi.

Italia sotto la media Ue

Significative le differenze tra gli Stati membri. Nel 2020 l’utente medio di internet nell’Ue ha effettuato l’accesso a contenuti che violano il diritto d’autore 5,9 volte al mese. In Lettonia la frequenza di accesso a siti illegali è stata quasi il doppio, per gli utenti polacchi è stata di 3,8 volte al mese.
Al di sotto della media europea, Austria, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna e Regno Unito. Tra questi, anche l’Italia con una frequenza di accesso a contenuti piratati pari a 5,5 volte al mese.

Reddito e disuguaglianze tra i fattori scatenanti

Tra i fattori socioeconomici, il grado di disuguaglianza e il livello di reddito pro capite sembrano avere il maggiore impatto sul consumo di contenuti piratati.
Un reddito pro capite elevato e un basso grado di disparità di reddito sono associati a livelli inferiori di consumo illecito, a parità di altri fattori.
Nei Paesi con livelli di reddito e disuguaglianza simili, la pirateria tende a essere più elevata in quelli in cui una percentuale maggiore del pubblico considera la pirateria un’opzione accettabile se non è disponibile un’offerta legale.

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