Expo 2030: Roma presenta ufficialmente la sua candidatura

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All’Assemblea generale del Bureau International des Expositions il ministro Di Maio candida ufficialmente la città. Tema: la rigenerazione urbana

Roma si candida ad ospitare l’Expo del 2030. L’ufficialità è arrivata all’Assemblea generale del Bureau International des Expositions (Bie), con le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
“A 15 anni da Expo Milano, il governo italiano, in partnership con il Comune di Roma, i suoi cittadini, le autorità locali e il Paese nel suo insieme, presenta oggi la sua candidatura per ospitare l’Expo Mondiale del 2030 a Roma, la Città Eterna, dal 25 aprile al 25 ottobre, con il titolo ‘Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione'”.

Con Roma, si sono candidate Mosca, Riad, Busan e Odessa.

Città in trasformazione

“Negli ultimi decenni, le nostre società e le nostre città hanno subito gli effetti della globalizzazione e della digitalizzazione, ulteriormente accentuati dalla pandemia di Covid-19. Queste tendenze vanno oltre lo spazio fisico che condividiamo, cancellando le distanze e suggerendo un possibile declino della concentrazione urbana”, ha proseguito Di Maio.

“Tuttavia, anche in questo contesto le città non smettono mai di attrarre persone, perché prevale soprattutto la nostra voglia di interazione sociale. Le nostre città sono l’espressione dell’attività umana; crescono e si sviluppano intorno ai bisogni e alle aspirazioni dei loro abitanti; si trasformano grazie alle idee e alla creatività dei loro cittadini”.

“Con il nostro tema ‘Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione’, vogliamo sostenere il concetto di una città inclusiva, orizzontale, sostenibile, che superi il contrasto tra periferie e centri urbani. Una città in grado di accelerare sul cammino dell’integrazione di tecnologie innovative in materia di energia, infrastrutture, comunicazione, mobilità, sicurezza e tutela dell’ambiente”, ha spiegato il ministro.
“Expo 2030 a Roma riunirebbe centinaia di Paesi, istituzioni, imprese, organizzazioni internazionali e società civile per riflettere su un tema globale come la rigenerazione delle città del futuro, e offrirebbe alla città di Roma un’opportunità unica per rimodellare il proprio spazio urbano e per una significativa azione di branding grazie a un palcoscenico globale”.

“E’ un obiettivo ambizioso, per il quale contiamo sul forte impegno e sulla determinazione dell’intero Sistema Paese”, ha concluso.

Massolo: Roma palcoscenico ideale per Expo 2030

“I temi delle più recenti esposizioni universali condividono la ricerca di migliorare la qualità della vita promuovendo modelli comportamentali sostenibili per il nostro pianeta. Vogliamo continuare a perseguire i temi e gli approcci fissati dalle precedenti edizioni”, ha spiegato l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore della candidatura

“Con Rome Expo 2030 vogliamo fornire al mondo una vetrina dove ogni Paese può presentare i progetti e le migliori pratiche per far tornare le città ad essere contesti vivibili”, ha aggiunto. “E Roma è per sua natura una città cosmopolita, in costante rinnovamento”, ha aggiunto, definendo la città “un palcoscenico ideale”.

“I temi delle più recenti esposizioni universali condividono la ricerca di migliorare la qualità della vita promuovendo modelli comportamentali sostenibili per il nostro pianeta. Vogliamo continuare a perseguire i temi e gli approcci fissati dalle precedenti edizioni”, ha concluso.

Gualtieri: 5 ragioni per sostenere Roma

“Entro il 2050 circa il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città. Di conseguenza, ripensare il rapporto tra le persone e l’abitare urbano è una sfida di cruciale importanza e rilevanza globale”, le parole del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Il nostro obiettivo è fare della rigenerazione urbana il concetto centrale di Expo 2030. Vogliamo affrontare questo concetto in modo ampio e comprensibile, concentrandoci su sostenibilità, innovazione e inclusione, in conformità con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile”.

E sulla candidatura: “Vi darò cinque ragioni”. “Roma è una città unica che mostra la sua storia di migliaia di anni”, qui “si può osservare come si sono evoluti nei secoli i rapporti tra i popoli e i loro territori”. E ancora: “è la città con la cintura verde più estesa al mondo; è un bastione della cultura e della scienza; è tradizionalmente una città aperta e inclusiva”; infine il Giubileo del 2025 “manderà un potente messaggio di inclusione, solidarietà e speranza”.