Rai, caso Goracci: scendono in campo politica e diplomazia

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Non si fermano le reazioni alla “disavventura” – se così si può definire – di Lucia Goracci in Romania. La giornalista e con le la troupe del Tg1 che l’accompagnava è rimasta ostaggio nell’ufficio di Diana Iovanovici Șoșoacă, senatrice no vax che stava intervistando.

Un sequestro durato qualche ora, con la giornalista aggredita dal marito della senatrice e il successivo arrivo della polizia. E solo grazie all’intervento dell’ambasciata italiana, come raccontato dalla stessa Goracci, la situazione si è risolta. (Qui il servizio integrale)

UsigRai: Romania si scusi per aggressione a Goracci

“La Romania chieda scusa per la grave aggressione all’inviata della Rai Lucia Goracci e ai suoi collaboratori. Se Bucarest è ancora Europa, fatti del genere non devono accadere”. Così l’esecutivo Usigrai, dopo la denuncia dell’inviata del Tg1 Lucia Goracci.
“Una giornalista sequestrata nell’ufficio di una senatrice novax durante un’intervista – prosegue l’Usigrai -, presa a pugni davanti alla polizia che avrebbe dovuto proteggerla e poi perquisita e trattenuta per ore in commissariato. Ci aspettiamo che il governo italiano e I’Unione Europea chiedano spiegazioni al governo Rumeno su quanto è accaduto”.

Fnsi: intervenga l’Unione Europea

“La vicenda della collega della Rai Lucia Goracci, rinchiusa in una stanza dopo aver tentato di intervistare una parlamentare no vax della Romania richiede un intervento da parte delle massime autorità dell’Unione Europea”.
Lo ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.

“La libertà di stampa e il diritto di cronaca sono capisaldi dell’atto costitutivo dell’Unione. A nessuno Stato membro può essere consentito di calpestare e violare tali principi, senza una dura reazione da parte del Parlamento e della Commissione Europea, alla quale deve seguire un’adeguata sanzione”.
“L’auspicio è che anche il governo italiano si attivi in tutte le sedi per ottenere giusti e ineludibili provvedimenti nei confronti della Romania, Paese membro della Ue, e ristabilire il rispetto del diritto dei giornalisti ad informare e dei cittadini a essere informati, pilastro della democrazia”.

Cnog:  libertà di informazione in Europa è un’opzione?

Solidarietà e vicinanza a Goracci e alla troupe della Rai aggredita sono arrivate anche dal Cnog.
“Gravissimo il comportamento della senatrice intervistata, allarmante il modo in cui la polizia è entrata in azione”, ha commentato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli.
“Qualcuno, ha chiesto provocatoriamente, dica se in Europa la libertà di informazione è un’opzione o se è ancora uno dei cardini della democrazia”.

Vertici Rai: brutale intimidazione

Sulla vicenda sono intervenuti anche i vertici Rai, con l’ad Carlo Fuortes che ha telefonato a Goracci, esprimendo la solidarietà sua personale, della presidente Marinella Soldi e dell’azienda.
Fuortes ha definito “brutale” l’intimidazione della parlamentare locale.
I vertici Rai ritengono “ingiustificabile l’increscioso trattenimento imposto successivamente dalla polizia di un paese amico e componente dell’Ue alla giornalista e a quanti stavano esercitando la propria attività di informazione per conto del servizio pubblico multimediale italiano”.

La Farnesina e le reazioni della politica

Dopo le manifestazioni di solidarietà dei giornalisti – dall’UsigRai alla Fnsi – è scesa in campo anche la diplomazia. Su istruzione del ministro Di Maio, l’ambasciatore italiano in Romania ha chiesto immediati chiarimenti al governo del paese per l’episodio.

Sul fronte politico la vicenda che ha coinvolto Goracci è stata condannata da tutti i partiti, che hanno espresso solidarietà alla giornalista, richiedendo l’intervento di Governo e Ue.

Dalla Romania condanna: violenza inaccettabile

Prime reazioni anche dalla Romania. Il Governo, in una nota fatta pervenire all’Ansa, ha condannato “fermamente qualsiasi atto di intimidazione dei giornalisti o di ostruzione del diritto di libera informazione dei cittadini”.
“Il primo ministro Nicolae-Ionel Ciucă ritiene inaccettabile questo incidente e disapprova fermamente la manifestazione di divergenze di opinioni attraverso la violenza. Il caso, prosegue la nota, desta preoccupazione e deve essere chiarito con urgenza dalle istituzioni competenti dello Stato”.

In un passaggio successivo, la nota spiega che è stata avviata un’indagine da parte della polizia romena, “che stabiliranno i dettagli dell’incidente e determineranno, se necessario, l’adozione di misure, a norma della legge”.

“La Romania rimane profondamente impegnata nella tutela della libertà di stampa, un importante pilastro della democrazia e dello stato di diritto”, si legge ancora. “Questo incidente isolato non deve intaccare la solidità delle relazioni bilaterali tra la Romania e l’Italia, opinione condivisa anche dalla controparte italiana”.