Il 36% degli italiani vede un futuro nero all’orizzonte; solo il 10% ha prospettive positive per il 2022. E’ la fotografia scattata dalla Bva Doxa, la storica rilevazione condotta a livello globale fin dal 1979 dagli istituti di ricerca appartenenti al network Gallup International, relativo al consueto sondaggio di Fine Anno che registra come la speranza e la felicità in Italia ma anche nel mondo stiano diminuendo rispetto all’anno scorso. I timori di imminenti difficoltà economiche restano alti e in costante crescita. La pandemia Covid influenza ancora chiaramente le speranze, le paure e le aspettative della popolazione mondiale, ma ci sono differenze significative tra le varie macroregioni e i singoli Paesi.
In Italia, dunque, rispetto alle previsioni al 2022, gli italiani non si rivelano particolarmente ottimisti. Quasi la metà (il 48%), infatti, afferma che l’anno prossimo sarà del tutto simile al 2021, mentre la quota di chi crede che il 2022 sarà peggiore del 2021 si attesta al 36%. Solo poco più di un italiano su dieci (14%) vede nel 2022 un anno migliore rispetto a quello che sta per concludersi. I giovani, i laureati e i cittadini del Nord-Ovest risultano più ottimisti guardando al 2022, mentre i più pessimisti sono gli over 54.
Sul fronte delle aspettative sulla congiuntura economica, la stragrande maggioranza degli italiani crede che il 2022 sarà caratterizzato da difficoltà (il 46%) o da una situazione equivalente a quella già vissuta nel 2021 (41%). Anche in questo caso, invece, solo un italiano su dieci è convinto che il 2022 sarà un anno di prosperità economica. Nonostante il quadro dettato dall’emergenza pandemica, i giovani sono più positivi, si legge nel Report.
Quanto alla felicità, la maggioranza degli italiani sembra vivere un clima di attesa: il 53% si dice né felice né infelice. Al contrario di quanto si è però visto per le previsioni sull’anno nuovo e sull’andamento dell’economia, in questo caso prevalgono le sensazioni positive: il 39% degli italiani, infatti, si dice felice, contro un 7% che si dichiara infelice. Il Nord-Est, al contrario, si conferma l’area con la quota più elevata di pessimisti. Anche a livello mondiale, prosegue l’indagine, le aspettative sull’economia rivelano una certa preoccupazione.
Oggi il 26% delle persone si aspetta un periodo di prosperità economica per il proprio Paese nel 2022, il 41% è invece preparato alle difficoltà economiche e il 26% crede che il 2022 sarà uguale al 2021 in termini di congiuntura economica. In Nigeria (61% di ottimisti), Indonesia (58%), Vietnam (55%), Azerbaijan (52%), Albania e India (entrambi con il 49%), l’ottimismo per le aspettative sull’economia prevale sensibilmente sul pessimismo.
Le aspettative circa una congiuntura economica peggiore sono predominanti in Turchia e Bosnia ed Erzegovina (dove il 72% dei cittadini si aspetta difficoltà economiche nel 2022), Bulgaria e Polonia (64%), Romania (61%), Afghanistan (60%) e Germania (59%). L’Europa nel complesso si dice pessimista, soprattutto ad Est, confermando anche quest’anno un quadro già emerso gli anni scorsi con le precedenti rilevazioni di Gallup.