Rai, giornalisti in sciopero. UsigRai: vertice avvii confronto

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Il 29 dicembre è in programma uno sciopero audiovideo che coinvolge tutta l’informazione Rai. L’astensione, annunciata nelle scorse settimane, fa parte delle azioni messe in campo dai giornalisti del servizio pubblico per protestare contro la decisione dell’ad Fuortes, ratificata dopo il Cda del 16 dicembre, di tagliare le edizioni notturne di TgR e Rai sport.

Macheda, UsigRai: vertice avvii un confronto

“Domani le giornaliste e i giornalisti della Rai, delle testate delle reti, saranno in sciopero”, ha confermato l’UsigRai in una nota del 28 dicembre, ribadendo i motivi alla base della scelta. “Restano i tagli lineari all’informazione di servizio pubblico, decisi dal vertice aziendale, senza un piano industriale, senza un progetto e senza alcun confronto”.

“L’amministratore delegato che ha cancellato edizioni dei telegiornali della Tgr e dello Sport, con la giustificazione degli ascolti, solo un mese fa aveva detto invece alla Commissione di Vigilanza che il servizio Pubblico “non insegue lo share come unico parametro di successo”.

Daniele Macheda, segretario usigRai (Foto ANSA/USIGRAI)

“Noi, chiediamo che questo vertice smetta la logica dei tagli e avvii un confronto serio e leale con i sindacati. Il metodo da seguire deve essere quello di aggredire gli sprechi invece di ridurre il servizio ai cittadini”, ha continuato l’UsigRai. “Risparmiare su appalti e contratti strapagati e valorizzare il personale interno”.
“Il prossimo anno si dovrà rinnovare il contratto di servizio e solo un piano industriale ed editoriale frutto di una piena e reale consultazione con le parti sociali ne potrà garantire l’attuazione nell’interesse del Paese”, ha concluso.

Fnsi: tagli impoveriscono informazione. Serve piano

Accanto ai giornalisti Rai ha preso posizione anche la Fnsi, condividendo le ragioni dello sciopero.
“I tagli all’informazione regionale e sportiva decisi senza alcuna occasione di confronto e, soprattutto, in assenza di un piano industriale e di un piano editoriale produrranno un mero impoverimento dell’offerta informativa”, ha detto il segretario generale Fnsi, Raffaele Lorusso.

Raffaele Lorusso, segretario della FNSI (Foto ANSA / CIRO FUSCO)

“Il rilancio dell’informazione Rai richiede, pur nel rispetto dei ruoli, il coinvolgimento e il confronto con i giornalisti sul futuro del servizio pubblico. È necessario un piano industriale che ridisegni e rafforzi l’offerta informativa della Rai anche sulle nuove piattaforme, valorizzando le professionalità di cui l’azienda dispone. È pertanto auspicabile che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto, ribadita nelle ragioni dello sciopero, superando qualsiasi logica di sopraffazione”.