Taccuino Quirinale – Omicron il potente “grande elettore” n.1010

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Coi contagi ormai a quota centomila e la variante Omicron (5 volte piu’ contagiosa della Delta) che galoppa senza freni; con gli esperti che collocano il picco della pandemia attorno a meta’ gennaio, molti cominciano a chiedersi con preoccupazione come influirà il Covid sull‘elezione del Quirinale, quando i 1009 grandi elettori dovrebbero stiparsi nell’aula della Camera per votare il nuovo Capo dello Stato. C’è un livello tecnico e logistico, cui sta lavorando lo staff della Camera, che ha gia’ allestito un terzo “punto tamponi” per i parlamentari. 


Per consentire le sanificazione era gia’ stata prevista una sola votazione al giorno, anziché le due tradizionali. Se la situazione dovesse peggiorare, si potrebbe scaglionare l’ingresso dei grandi elettori in aula; oppure che la mattina votino i deputati e il pomeriggio i senatori e i delegati regionali. Il voto elettronico a distanza non e’ mai stato ammesso e non ci sono certo i tempi per introdurlo ora. Il giuramento del nuovo Capo dello Stato di fronte ai grandi elettori pone un problema in piu’, perche’ sarebbe difficile convincere i grandi elettori o alcuni di essi a seguirlo “da remoto”: per esempio i senatori potrebbero seguirlo in video dall’aula del Senato.


Poi c’è una preoccupazione piu’ politica. Quanti saranno i grandi elettori contagiati o in quarantena quando si comincerà a votare? Nessuno puo’ dirlo oggi, ma se i contagi continueranno ad aumentare potrebbero essere diverse decine, forse piu’ di un centinaio, i grandi elettori in isolamento impossibilitati a recarsi a votare. E  questo potrebbe alterare significativamente l’elezione che, lo ricordiamo, richiede la maggioranza di due terzi (672 voti) nelle prime tre votazioni e la maggioranza semplice (505 voti) dalla quarta votazione. 


Potrebbe essere piu’ difficile raggiungere le maggioranze necessarie, soprattutto in assenza di un accordo largo tra i partiti, con la conseguenza che le votazioni, per di piu’ ridotte da due a una al giorno, potrebbero protrarsi per molti giorni, addirittura per settimane (l’elezione piu’ lunga e’ stata quella di Leone, che richiese 23 votazioni, oltre due settimane). Se il Parlamento si avvitasse in votazioni inconcludenti, con il Paese stremato dai contagi e dalle quarantene, e con la necessità di aggiornare le misure di contenimento all’andamento della pandemia, sarebbe forte la pressione per congelare la situazione attuale al vertice dello Stato: a quel punto, Omicron potrebbe rivelarsi il piu’ persuasivo “grande elettore” per far restare Mattarella al Quirinale e Draghi a Palazzo Chigi.