Der Spiegel e i tamponi di Djokovic: sono stati manomessi

Condividi

Il sorteggio degli Australian Open, seppure con un’ora di ritardo, è stato fatto. Novak Djokovic è testa di serie n. 1 del tabellone. Chi imputava il ritardo nelle operazioni dell’urna all’imminente arrivo della decisione del Ministro per l’Immigrazione australiano Alex Hawke, colui cui spetta l’ultima parola sulla permanenza del tennista serbo nella terra dei canguri, è rimasto deluso. La decisione tarda ancora ad arrivare perché sul tavolo del ministro continuano a giungere documenti. E non solo da parte degli avvocati di Djokovic.

Sicuramente il ministro starà vagliando anche l’inchiesta di Der Spiegel. Il settimanale tedesco, infatti, è stato il primo a lanciare il sospetto che il certificato della positività di Djokovic rilasciato dalle autorità sanitarie serbe non sia autentico o almeno non del tutto.

 A non corrispondere sarebbe infatti il numero seriale del tampone del tennista serbo. Ogni tampone effettuato in Serbia presenta infatti un numero seriale identificativo. Il numero del primo tampone di Djokovic, quello della presunta positività del 16 dicembre, è 7371999. Invece, il tampone del 22 dicembre, quello della negatività, ha un numero identificativo inferiore come se fosse stato inserito nel database, e quindi eseguito, prima di quello risultato positivo. A riprova di quanto scoperto Der Spiegel riporta anche il fatto che tra il 22 e il 26 dicembre, in Serbia, siano stati eseguiti circa 50mila tamponi, ossia la differenza tra i numeri identificativi dei due tamponi del n. 1 del mondo.

Tutta colpa dei timestamp Unix

I giornalisti di Der Spiegel non hanno fatto tutto da soli. Si sono avvalsi della consulenza degli ingegneri informatici di ZerForschung. Sono loro che, analizzando l’Url che rimanda ai due test presentati dal serbo, si sono resi conto della discrepanza di date. Nel linguaggio di programmazione, il timestamp è una sorta di marca temporale, un numero che esprime una grandezza precisa, ossia il numero di secondi che sono passati dal 1° gennaio del 1970, data identificata come Unix Epoch.

Ebbene, nel caso dei certificati presentati da Djokovic il timestamp Unix del test del 22 dicembre, quello negativo, è 1640187792 e rappresenta correttamente la data 22 dicembre alle ore 16:43:12. Invece, quello relativo al test del 16 dicembre, quello della presunta positività per intenderci, corrisponde alla sequenza di cifre 1640524880 con una data che corrisponderebbe a domenica 26 dicembre 2021 alle ore 13:21:20. Quindi, come se fosse stato caricato successivamente a quanto dichiarato dal serbo.