Radio Padania addio, ora c’è Radio Libertà che “guarda a tutto il centrodestra”

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Dopo 25 anni dall’inizio delle trasmissioni la voce della Lega Nord Radio Padania Libera, poi diventata in seguito RPL – La tua radio, da oggi 21 gennaio si chiama Radio Libertà. A dirigere la radio che ha come logo una R azzurro cielo, un simbolo del microfono rosso e la parola libertà in bianco è l’attuale direttore di Rpl Giulio Cainarca e sono confermati anche gli speaker. E’ quanto riporta Ansa.


E oggi, in trasmissione, ci sarà anche il segretario della Lega Matteo Salvini. 

“Il nostro credo? Essere la voce di chi non è mainstream, perché per noi essere liberi vuol dire partecipare, come cantava Giorgio Gaber nel 1972”, spiega il direttore. “Anche se molti credono di poter ‘comunicare’ e ‘partecipare’ sui social – aggiunge -, noi siamo convinti che la radio sia ancora quel mezzo davvero in grado di parlare a tutti e dare spazio alle mille sfaccettature di un mondo complesso, nel quale non è mai tutto nero o tutto grigio”.

La radio è accessibile sui canali 740 del digitale terrestre e sul nuovo 252, attraverso la radio digitale DAB, il sito www.radioliberta.net, e infine sulle pagine Youtube e Facebook.

Cainardi: il vecchio nome non aveva più senso, guardiamo a tutto il centrodestra

Cambiare il nome a Radio Padania Libera, puntando su Radio Libertà “è una scelta che stava nelle cose, un cambiamento che poteva avvenire già 5-6 anni fa”. Non ha dubbi il direttore della nuova emittente ‘verde’, Giulio Cainardi, al timone della radio ‘digitale’ della Lega, che “ora si apre a tutta l’area del centrodestra, puntando all’ascolto dei territori, che come si capisce anche dal nuovo nome – che rispetto al precedente perde la parola ‘Padania’ – sono i territori di tutto il paese, dove ormai la Lega ha radicamento”. Cainardi spiega all’AdnKronos come “questo allargamento non ha suscitato reazioni negative” dai lumbard puri e duri. “Direi che le critiche, da parte di chi era legato alla vecchia Lega, al Carroccio delle origini sono state molto meno di quanto pensassi”. Qualche messaggio, qualche sms e nulla più.

Nel 2018 per esigenze di budget l’emittente aveva ceduto le frequenze in Fm: “Ora siamo sul Dab, che costa meno”, avverte Cainardi, ricordando come la struttura resta snella “con quattro redattori e poi altri collaboratori esterni”. “Siamo una struttura snella, laica, anticonvenzionale e aperta anche all’associazionismo”. “I finanziamenti – chiarisce il direttore – sono frutto di una campagna di abbonamenti che abbiamo lanciato, e della sottoscrizione da parte di abbonati storici, inoltre qualcosa arriva dalla pubblicità che però è poca”.

Tra gli ospiti di cui si parla, atteso on air, non dovrebbe mancare Matteo Salvini, leader del partito ‘nazionale’, cui è stato rivolto l’invito a metterci la voce: “Il segretario mi ha fatto gli auguri qualche giorno fa – spiega il direttore – ora vediamo se riesce a intervenire, d’altra parte lui è stato uno storico direttore della prima radio”.

La storia della radio raccontata dalla radio

Radio Libertà nasce dopo 25 anni di vita di Radio Padania Libera, da ultimo divenuta RPL – La tua radio.

Si è concluso un ciclo, volge alla fine un’epoca storico-politica caratterizzata da un’evoluzione verso un sistema mediatico sempre meno pluralistico, anche se apparentemente si sono moltiplicati i canali di espressione, specie nel mondo digitale e social. Libertà apparente: le voci in realtà tendono sempre più a uniformarsi. Da qui la spinta verso una rifondazione del mezzo radiofonico che abbiamo cercato di mantenere vivo in questi anni. Rinnovamento nella continuità, dicevano i comunisti nel secondo dopoguerra. Facciamo nostro questo motto, con riferimento a quell’esigenza di “libertà” che abbiamo voluto mettere in grande evidenza nel nome della nostra testata giornalistica.Il nome originario di RPL è Radio Varese, la radio delle tre scimmiette.Radio Varese nasce il 28 febbraio 1976 su iniziativa del futuro ministro Roberto Maroni, di alcuni suoi compagni del liceo classico Cairoli e del loro professore di filosofia.Le trasmissioni di Radio Varese sono diffuse tramite un ponte radio che collega la sede principale di via Walder con una sede situata al Campo dei Fiori. Il segnale radiofonico giunge alle province di Varese e a quelle dell’Altomilanese sulla frequenza FM 100.7 MHz.Il palinsesto di Radio Varese comprende rubriche di informazione, di approfondimento politico, di sport, di cucina, di salute e di agricoltura.Gli editori di Radio Varese sono Democrazia Proletaria (1976-1985) e il Partito Socialista Italiano (1985-1990).Il 20 ottobre 1990 Radio Varese diventa Radio Varese – Lega Lombarda, in seguito all’acquisto da parte della Lega Lombarda di Umberto Bossi che è editore della radio fino al 16 maggio 1997.Il palinsesto di Radio Varese – Lega Lombarda si concentra sull’informazione, con un aumento delle rubriche di approfondimento politico.La musica di Radio Varese – Lega Lombarda è di vario genere: country, rock, jazz, musica classica. Il segnale radiofonico che giunge alle province di Varese (FM 100.7 MHz) e di Como (FM 89.1 Mhz) si amplia man mano ad altre province della Lombardia.Il 17 maggio 1997, Radio Varese – Lega Lombarda diventa Radio Padania Libera (RPL), sotto la regia di Davide Caparini, amministratore delegato di Editoriale Nord Milano.Negli anni 2000, a seguito di accordi con R101 – ex Radio Milano International – la nuova frequenza di trasmissione di Radio Padania Libera diventa FM 98.500 MHz.Dal 1997 al 1999 il direttore di RPL è il giornalista Roberto Poletti.Tra il 1999 e il 2013 la radio è diretta da Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord a Milano e futuro europarlamentare e Ministro dell’Interno.Il 15 dicembre 2013, quando Matteo Salvini viene nominato Segretario Federale della Lega, gli subentra come direttore Alessandro Morelli, che rimane in carica fino al 4 marzo 2018, quando viene eletto deputato; la carica di direttore viene allora affidata a Giulio Cainarca, il giornalista che cura la rassegna stampa di RPL fin dal 1997.Con l’obiettivo di farla diventare una radio a livello pluriregionale, al di là di ogni partito e priva di contributi pubblici, nell’ottobre 2016, dopo un accordo con Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5, viene dato il via libera alla cessione della concessione comunitaria nazionale dell’emittente.Nel maggio 2017 viene annunciata la cessione di tutti gli impianti FM della radio al gruppo RTL 102.5. RPL rimane sulle altre piattaforme: IP, DAB, DTT e sulle app scaricabili da Apple e da Android.RPL – La tua radio ha cercato di evolversi sempre più in una radio di opinione, con numerosi programmi di approfondimento politico e rubriche di cultura e di servizio e avendo come obiettivo quello di informare il pubblico di tutta Italia, da Nord a Sud, nell’intento di dare voce ai territori e alle autonomie. Da questa ultima evoluzione nasce Radio Libertà.