Silvio Berlusconi fa un passo indietro e si ritira dalla corsa al Quirinale. È il risultato del vertice che ha riunito virtualmente il centrodestra. Berlusconi non ha partecipato di persona, ma ha affidato la sua scelta a messaggio letto da Licia Ronzulli a inizio riunione.
Berlusconi: passo indietro “per responsabilità nazionale”
“Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica”, ha spiegato.
Berlusconi ha poi ribadito la sua intenzione di continuare “a servire il Paese in altro modo” da leader politico e da Parlamentare Europeo. Evitando che sul suo nome “si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni, che oggi la Nazione non può permettersi”.
“L’Italia oggi ha bisogno di unità, al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi”.
“La nazione riparte nei momenti difficili se tutti sappiamo trovare, come avvenne nel dopoguerra, un senso comune di appartenenza nella nostra democrazia, ha aggiunto, superando le lacerazioni e al di là delle legittime ed anzi necessarie distinzioni”.
La ricerca di un nuovo nome
La linea promossa da Berlusconi è quella di trovare un nome condiviso del centrodestra, che riesca ad avere più consenso possibile.
Ma quel nome non sarà quello di Mario Draghi. O almeno questa è l’idea. L’ex Cavaliere ha ribadito ai suoi la necessità di lasciare l’attuale premier al suo posto, a Palazzo Chigi.
“Considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia”, ha rimarcato.