Difendersi da raid e disinformazione. Il pdf con “istruzioni in caso di guerra”

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”Il governo ucraino negli ultimi due giorni ha distribuito alla popolazione un pdf con tutte le attività da svolgere in caso di attacco”. Si tratta di ”un documento ricco, sono diverse pagine scritte in ucraino con molte informazioni e poche illustrazioni” per indicare ”dove trovare riparo” in caso di guerra, ”quali sono i documenti da preparare” per una fuga, ”cosa mettere dentro la valigia” da tenere pronta. Lo racconta all’Adnkronos l’imprenditore italiano Alberto De Marco, che da sei anni vive e lavora a Kiev dove si occupa di cooperazione finanziaria internazionale e business design.

Nel pdf di 25 pagine in ucraino intitolato ‘In caso di situazioni straordinarie o guerra’, di cui l’Adnkronos ha ottenuto una copia, vi è una parte introduttiva nella quale viene spiegata la capacità difensiva dell’Ucraina. Si passa quindi a fornire ”consigli per la preparazione in casa”, a indicare ”cosa fare in caso di emergenza o in una zona di combattimento” e si forniscono indicazioni per ”non cadere vittime della disinformazione”. Il documento spiega poi ”cosa fare dopo aver ricevuto il segnale ‘Attenzione a tutti”’ e ”come preparare una ‘valigia di allarme”’.

Un capitolo s’intitola poi: ”Cos’altro tenere a mente sulle zone di bombardamento?”. E vengono indicate le azioni da svolgere durante ”bombardamenti con armi leggere”, ”bombardamenti di artiglieria” e ”bombardamenti di artiglieria con sistemi di tiro al volo”. Oltre al contenuto della valigia per la fuga, il pdf indica ”cosa dovrebbe esserci nel kit di pronto soccorso”.

I contenuti del pdf di emergenza

Ci sono un ragazzo, un uomo e una donna in divisa sulla copertina della brochure che il governo dell’Ucraina ha inviato alla sua popolazione per fornire ‘Istruzioni in caso di situazioni straordinarie o guerra’. I simboli della sicurezza, del popolo e del futuro racchiusi in un nucleo familiare davanti a un elicottero e nello spazio vuoto che ‘lacera’ la bandiera ucraina, l’azzurro e il giallo, che solo la responsabilità collettiva e individuale può ricucire. Venticinque pagine di cui l’Adnkronos ha avuto una copia nelle quali si evidenzia la capacità militare dell’Ucraina, che ”si è rafforzata ed è stata riformata” nel corso degli anni, e oggi è ”in grado, di proteggere il popolo ucraino e andare in soccorso dei civili”. Ma dove si fa anche appello alla responsabilità individuale per la sicurezza nazionale, perché ”ogni cittadino in modo individuale si unisce alla responsabilità collettiva per la sicurezza del nostro Paese”. Ricordando che ”in caso di emergenza le unità di Difesa Territoriale diventano un elemento chiave”.

”La mia casa è la mia fortezza”. Questo l’obiettivo da raggiungere, secondo il governo di Kiev, che fornisce ”consigli su come preparare la casa” a una situazione ”di emergenza. Indipendentemente da cosa ha causato la crisi”. La brochure invita a porsi ”alcune domande in anticipo per equipaggiare meglio la propria casa in caso di emergenza e proteggere te stesso e i tuoi cari”. Punto uno, si legge, ”scoprire dove si trovano i rifugi più vicini e verificare lo stato del seminterrato”. Quindi ”verificare la presenza di un’uscita di emergenza. Fare scorta di acqua potabile e tecnica, prodotti per lo stoccaggio a lungo termine. Verificare la disponibilità di kit di pronto soccorso e pensare a quali farmaci potrebbero essere necessari per un lungo periodo. Predisporre estintori” e ”mezzi alternativi di illuminazione della stanza in caso di interruzione di corrente (torce elettriche, candele)”, come anche ”mezzi per cucinare in assenza di gas ed elettricità”.

Kiev chiede ai suoi cittadini di ”raccogliere le cose e i documenti maggiormente necessari in caso di evacuazione urgente o trasferimento in deposito”. Prestare attenzione, prosegue il testo, a ”curare le condizioni del trasporto privato e dell’approvvigionamento di carburante per l’evacuazione tempestiva da un’area pericolosa”. Inoltre ”nella stagione fredda, pensare al riscaldamento alternativo della casa in caso di disconnessione del riscaldamento centralizzato”.

In situazioni straordinarie o in zone di combattimento, il governo ucraino chiede ai propri cittadini di ”mantenere la calma e restare concentrati. Ridurre al minimo le conseguenze della crisi dipenderà da quanto abilmente e rapidamente potrai affrontarla”. Kiev sottolinea che ”in situazioni di crisi, molti fattori agiranno contro di te, in particolare le emozioni. Pertanto, ricorda che in un momento critico è necessario essere raccolti e concentrati, per non reagire a possibili provocazioni”. Viene quindi citata la condizione in cui ci si trovi ”in una zona di combattimento” oppure ”in una situazione straordinaria con persone armate”. Kiev invita a ”non informare gli estranei sulle proprie azioni e piani futuri”, precisando che la stessa attenzione andrebbe riservata alle persone con le quali si ha ”familiarità”, ma che hanno una ”reputazione inaffidabile”.

Si ricorda di ”portare sempre con sé un documento di identità. Conservare denaro e documenti in luoghi diversi, così si avrà maggiori possibilità di conservarli”. Importante ”tenere con sé i dati del gruppo sanguigno proprio e dei parenti stretti e informazioni su possibili problemi di salute (ad esempio allergie ai farmaci, malattie croniche)”. Si invita a individuare ”dove sono i magazzini e i rifugi più vicini a casa, al lavoro e ai luoghi che visiti spesso” esortando a ”cercare di stare lontano da casa e dal lavoro il meno possibile, ridurre il numero degli spostamenti senza un buon motivo, evitare i luoghi affollati”. Per ”evitare possibili provocazioni si chiede di non litigare con gli estranei”. Vanno ”condivise con parenti, vicini e colleghi”, invece, ”le informazioni ricevute da canali ufficiali statali e dalle autorità circa un possibile pericolo”.

Nel caso in cui ci si trovi in un luogo dove sono presenti uomini armati o in equipaggiamento militare, ”abbandonare immediatamente l’area pericolosa, se se ne ha l’opportunità” si legge nella brochure. Viene inoltre chiesto di ”non sostare vicino a veicoli militari in movimento” e di ”informare le forze dell’ordine, le autorità locali e militari su persone che commettono azioni illegali e provocatorie”. In caso di scontri, ”mettersi al riparo il prima possibile e restare fermi per qualche tempo dopo la fine dei bombardamenti”. Nel caso in cui non ci fossero rifugi nelle vicinanze, le autorità ucraine consigliano di ”utilizzare le irregolarità del rilievo” citando ad esempio fossati, trincee, buche provocate da esplosioni. ”In caso di bombardamento improvviso e mancanza di riparo nelle vicinanze, sdraiarsi a terra e dirigersi nella direzione opposta alle esplosioni. Coprirsi la testa con mani o oggetti”. Il testo invita a ”prestare i primi soccorsi se una persona è ferita vicino a te e a chiamare un’ambulanza, le forze dell’ordine, i militari”. Ma viene precisato di ”non cercare di fornire assistenza ai feriti fino alla fine dei bombardamenti”. Inoltre ”se si assiste al ferimento o all’uccisione di qualcuno, nonché ad azioni illegali (come arresto, rapimento, percosse), cercare di mantenere quante più informazioni possibili sulle circostanze degli eventi”.

”In nessun caso” perché ”non ne vale la pena”, occorre ”avvicinarsi alle finestre se si sentono degli spari, osservare l’evoluzione delle ostilità, sostare o correre sotto il fuoco. Discutere con uomini armati, scattare foto e prendere appunti in loro presenza, mostrare armi o oggetti simili, raccogliere armi e munizioni abbandonate, toccare oggetti esplosivi e sospetti, provare a disassemblarli o ricollocarli”. Occorre avvisare invece immediatamente le forze di sicurezza.

Vengono quindi fornite indicazioni su come ”non cadere vittima della disinformazione” ricordando che ”in caso di aggressione militare, l’Ucraina è costretta a contrastare la propaganda e la disinformazione del nemico”. Vengono citate ”le azioni aggressive della Russia mirate a destabilizzare la nostra società e screditare la leadership del Paese, farci dubitare della nostra forza e disponibilità a difenderci”. Il testo sottolinea che ”la questione della sicurezza delle informazioni è particolarmente importante in una crisi, poiché la guerra mediatica sta aumentando di intensità. La migliore base per chi vuole influenzare in modo ostile sono paura, panico, disorientamento. Pertanto, è importante seguire le regole di base dell’informazione ed essere particolarmente vigili”. La brochure invita ad ”assicurarsi in anticipo di avere accesso alle informazioni dai canali statali ufficiali, nonché emittenti televisive e radiofoniche pubbliche”. Si invita a ”pensare chi diffonde le informazioni e per quale scopo. A chiedersi ”se queste informazioni sono disponibili sulle risorse statali ufficiali, perché queste informazioni sono apparse proprio ora”, se si tratta di ”un’opinione o un fatto”, se ”altre fonti ne parlano”. E siccome ”lo scopo dei divulgatori della disinformazione è seminare il panico e indebolire la nostra volontà di difesa”, Kiev chiede agli ucraini di ”non aiutarli, aiuta te stesso: mantieni l’autocontrollo e non diffondere informazioni di natura emotiva nei social network”. Perché ”l’Ucraina si difende e continua a lottare per il proprio territorio. Se senti il ​​contrario, non è vero. Vogliono demoralizzarti. Non credere o diffondere informazioni da fonti discutibili” e ”non condividere in alcun modo le informazioni sui movimenti delle truppe ucraine. Puoi ferire coloro che difendono te e lo stato”. Quindi ”l’Ucraina sta conducendo una guerra difensiva sul suo territorio. Le notizie di presunti bombardamenti di civili da parte dell’esercito ucraino non sono vere. Il nemico vuole minare la tua fiducia verso chi ti difende”.

Kievi invita a ”confrontare ogni notizia inquietante con quelle ufficiali” dato che ”solo le autorità di sicurezza possono conoscere le informazioni sulle perdite e la difesa dell’Ucraina. Le informazioni sugli account privati ​​possono non corrispondono alla realtà. Non abbiate fretta di condividere tali informazioni”. Il documento sostiene che ”l’aggressore diffonderà calunnie attraverso i suoi canali ufficiali o controllati. L’obiettivo del nemico è dividere la società ucraina dall’interno e distruggere la nostra fede nelle nostre forze. Le nostre opinioni potrebbero non coincidere, ma abbiamo una cosa in comune: respingere l’occupante. Pertanto, mantenete l’unità e sostenetevi l’un l’altro”.

Un capitolo a parte viene dedicato a fornire indicazioni su come agire dopo aver ricevuto il segnale ‘Attenzione a tutti’. ”Se senti il ​​suono delle sirene, bip intermittenti o suoni dell’altoparlante che durano diversi minuti, questo significa il segnale di avviso ‘Attenzione a tutti””. La brochure chiede quindi di ”accendere televisione o radio: le informazioni vengono trasmesse attraverso i canali ufficiali cinque minuti dopo il segnale. Dopo aver ascoltato il messaggio, seguire le istruzioni e lasciare accesi i canali tv e radio. Ulteriori informazioni possono arrivare attraverso di loro”. I messaggi possono essere ”restare a casa”, oppure ”andare al rifugio o evacuare in un’altra zona”. In questo caso, ”prima di uscire di casa chiudere la fornitura di gas, luce e acqua, chiudere le finestre e le prese d’aria. Porta una protezione respiratoria personalizzata e gli elementi essenziali. Vai dritto al rifugio o al punto di evacuazione prefabbricato. Aiuta coloro che ha bisogno di aiuto”.

Nella ”valigia di emergenza”, Kiev chiede di mettere il passaporto e copia di tutti i documenti necessari (certificato di nascita, carta d’identità militare, certificato di istruzione, libretto di lavoro o certificato pensionistico, titoli vari). Denaro (contanti e carte bancarie). Caricatori per cellulari. Radio, torcia, dispositivi di allarme, bussola, orologio. Un set di strumenti, un coltello, sacchi della spazzatura, quaderno, matita, fili, aghi, fiammiferi, accendini; vestiti caldi (se possibile, preparare anche una coperta termica), biancheria intima, scarpe comode, occorrente per igiene personale, cassetta di pronto soccorso con i medicinali che assumi giornalmente, nonché prescrizioni di medicinali. Utensili in cui cucinare, scaldare e conservare gli alimenti. Acqua e cibo per tre giorni, che si conservano a lungo e non necessitano di una preparazione aggiuntiva.

Durante uno scontro armato ”è meglio nascondersi in un luogo riparato, ad esempio, in bagno o anche nella vasca stessa. Quando ciò non è possibile, dovresti sdraiarti, coperto con oggetti che possano proteggerti da detriti e proiettili. Se finisci sotto il fuoco all’aperto, è meglio buttarsi a terra e coprirsi la testa con le mani. Sarà una protezione efficace qualsiasi sporgenza, anche un marciapiede, un buco nel terreno o un fosso. Anche un bidone della spazzatura in cemento o gradini del portico possono essere un riparo”. Evitare, invece, ”di nascondersi dietro auto o chioschi: possono spesso diventare bersagli”.

In ogni caso ”ovunque tu sia, il tuo corpo dovrebbe essere il più sicuro possibile” e in caso di un attacco ”coprirsi la testa con le mani e aprendo la bocca, in modo che un’esplosione ravvicinata non danneggi i timpani. Aspetta che la sparatoria si plachi e che vengano sparati almeno alcuni colpi”. Ma ”se la tua casa si trova in un’area di conflitto armato regolare, è necessario rafforzare le finestre ad esempio con pellicola adesiva. Ciò contribuirà a evitare la dispersione di vetri rotti. E’ auspicabile chiudere le finestre, ad esempio con sacchi di sabbia o mobili”. In occasione di raid di artiglieria, mortaio o aerei ”non sostare sotto portici, archi o trombe delle scale”, ma ”è anche pericoloso nascondersi negli scantinati di case prefabbricate, vicino a veicoli, distributori di benzina e sotto i muri di case di costruzione leggera”. Se si è in un rifugio, ”non bisogna lasciarlo prima di dieci minuti dopo la fine del bombardamento”.

Per la preparazione del kit di pronto soccorso vengono seguite le raccomandazioni del ministero della Salute dell’Ucraina, che invita a controllare la data di scadenza anticipata di tutti i farmaci e a non far mancare alcol secco e medicinale, 2 paia di guanti di gomma, valvola per la respirazione artificiale, tornello, benda emostatica con agente emostatico per fermare un’eventuale emorragia, tovaglioli di garza di diverse dimensioni e bende di garza non sterili, bendaggi elastici con possibilità di fissaggio, cerotti di diverse dimensioni, forbici atraumatiche per tagliare i vestiti alla vittima, un grosso pezzo di tessuto che può essere utilizzato per fissare l’arto della vittima, antisettici – disinfettante per le mani, alcol e tovaglioli.

Il documento si conclude fornendo i numeri di soccorso e emergenza ai quali rivolgersi, da quello dell’ambulanza a quello della polizia, dal servizio anti incendio a quello di emergenza della rete del gas.