Crolla il giudizio sui politici, mentre si salva solo Sergio Mattarella. Socialcom racconta come gli italiani sui social stanno vivendo lo stallo politico per il Quirinale
Rabbia, disgusto e ilarità. Sono le principali reazioni che lo stallo nella scelta del presidente della Repubblica sta provocando in rete. A fotografarlo, la rilevazione di SocialCom che, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha analizzato le conversazioni avvenute sul web tra il 24 e il 28 gennaio a tema Quirinale, per cercare di capire il sentiment degli italiani.
Volumi aumentati del 60%
Nel periodo, il tema ha prodotto 7,62 milioni di interazioni. Sin dalla prima votazione, del 24 gennaio, l’interesse sul tema si è mantenuto costante. Ma, in termini di volume di interazioni totali, rispetto allo stesso periodo della settimana precedente (17-21 gennaio), si è registrato un aumento di quasi il 60%.
Tante emoji per esprimere disapprovazione
Di particolare interesse il dato sul sentiment negativo verso la situazione attuale, aumentato di circa 8 punti percentuali dall’inizio delle votazioni: si è passati infatti dal 49,64% di lunedì al 57,11% del 27 gennaio.
Per esprimere la propria posizione, gli utenti hanno utilizzato anche le l’emoji. Le più utilizzate nel periodo 24-28 gennaio, sono state proprio le faccine che esprimono ilarità (faccia che ride), rabbia (faccia rossa molto arrabbiata), e disgusto (faccia che mima l’atto del rigetto).
“I numeri della nostra ricerca parlano chiaro: gli italiani hanno utilizzato in prevalenza emoji che esprimono sentimenti di rabbia e disgusto, ma anche di ilarità rispetto alla totale incapacità della classe politica di raggiungere un accordo per il bene del Paese”, ha rimarcato Luca Ferlaino, founder di SocialCom.
Gradimento in ribasso per i politici. Si salva solo Mattarella
In questo quadro complicato dal punto di vista politico, spiccano Mario Draghi e Sergio Mattarella, ovvero le due figure più citate nelle conversazioni sul tema degli ultimi giorni. Colpisce l’andamento del sentiment verso il presidente della Repubblica uscente e il premier. Sergio Mattarella conserva infatti un sentiment prevalentemente positivo (43,67%), risultando l’unica figura politica gradita alla rete. Al contrario, sul nome di Mario Draghi si registra un sentiment in prevalenza negativo (59,98%).
Mattarella guida anche il confronto rispetto alle interazioni prodotte dai post che lo citano, che negli ultimi cinque giorni hanno prodotto oltre 1,07M di interazioni (contro le 436K dei post che citano Draghi).
Peggiora, inoltre, il sentiment nei confronti dei principali leader di partito. Aumenta del 6% il sentiment negativo nei confronti di Matteo Salvini, stessa percentuale fatta registrare da Giorgia Meloni. L’aumento è decisamente più netto se guardiamo ai leader del centrosinistra. Il sentiment negativo verso Enrico Letta è passato dal 34,92% di lunedì al 56,09% di oggi, così come quello di Giuseppe Conte (dal 44,41% di lunedì al 53,98% di oggi). Stessa sorte per Matteo Renzi (sentiment negativo aumentato dell’8%).
Yes-2Facebook al centro
Facebook rimane il centro per la discussione politica, dove nasce e si diffonde il 61,83% delle conversazioni.
Nella partita del Quirinale un grande ruolo viene giocato dai media (News 13,58% e Blog +6,96% coprono circa un quinto del totale delle conversazioni). Importante anche il ruolo da Twitter (12,63%), piattaforma utilizzata dai giornalisti per rendere sempre più instant l’informazione.
Giovani appassionati
In linea con quanto accaduto la scorsa settimana, il tema Quirinale vede appassionarsi sempre più giovani della fascia 18-24 anni. Delle 7,62M di interazioni prodotte tra il 24 e il 28 gennaio oltre un terzo (2,52M) provengono da Instagram, Twitch e TikTok.
Su quest’ultima piattaforma, si segnala il tema Rocco Siffredi presidente della Repubblica, diventato trend dopo che l’attore hard ha ottenuto due voti durante la seconda votazione di martedì.
I video sul tema da lunedì a oggi hanno raggiunto e superato le 3M di visualizzazioni.