La Lex column del Financial Times si sofferma sull’offerta da 11 miliardi che Iliad ha fatto a Vodafone per i suoi asset in Italia. Il quotidiano giudica la situazione “imbarazzante” per Vodafone, in un contesto in cui i piani di consolidamento su scala europea, più volte accennati, appaiono “sempre più traballanti”.
Il board, è la convinzione della testata, dovrebbe considerare la possibilità di una vendita, “anche se a malincuore”, vista la situazione di debolezza degli asset del nostro paese.
Per Vodafone è fondamentale valutare per i propri azionisti a lungo termine se il beneficio maggiore sia mantenere l’investimento in Italia o cedere a Iliad. “Gli analisti avevano valutato Vodafone Italia a partire da 8 miliardi di euro, cinque volte l’ebitda” ma “negli ultimi due anni, non ha realizzato alcun utile operativo”, segnala ancora FT, che poi apre uno spaccato sul mercato tlc del nostro paese.
“È probabile che il mercato delle telecomunicazioni in Italia resti fiacco”, e, una riduzione di quattro operatori principali a tre stabilizzerebbe i prezzi. Un collegamento porterebbe anche risparmi sul marketing e sull’amministrazione. In tre anni questi benefici annuali potrebbero essere di circa 500 milioni di euro al lordo delle imposte” e “capitalizzati, al netto delle imposte, i benefici dovrebbero superare i 2,5 miliardi di euro”. “Quindi chiedere più di 13 miliardi di euro non dovrebbe far vedere rosso” il numero uno di Iliad Xavier Niel.