Franco Bernabè (Foto Ansa)

Nasce DRI d’Italia per la svolta green della siderurgia

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Finanziata da Invitalia lavorerà per la progressiva decarbonizzazione dell’acciaio italiano

È pronta a partire DRI d’Italia Spa, la società totalmente controllata da Invitalia per rilanciare e riconvertire, in chiave ‘green’, il settore italiano della siderurgia, in linea con la strategia, governata dalla Commissione Ue, di garantire all’Europa ‘zero emissioni’ entro il 2050.

DRI d’Italia Spa dovrà realizzare, per la prima volta nel paese, un impianto di produzione del “preridotto” (Direct Reduced Iron), il bene intermedio utilizzato per la carica dei forni elettrici per ridurre la produzione di acciaio a ciclo integrato con il carbon-coke.

La società il cui consiglio di amministrazione è formato da Franco Bernabè, presidente, Stefano Cao, ad, e da Ernesto Somma, Tiziana de Luca e Paola Bologna, avvierà la sua attività realizzando, in particolare, studi di fattibilità sotto il profilo industriale, ambientale, economico e finanziario, per la progettazione, la realizzazione e la gestione di impianti di produzione di preridotto. DRI d’Italia  ha un capitale sociale iniziale di 35 milioni di euro, mediante fondi assegnati dal Mef, che potrà essere incrementato, sino a 70 milioni di euro.

DRI d’Italia fa parte delle iniziative di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia, che ha dato vita ad Acciaierie d’Italia Spa, ex Ilva, insieme ad ArcelorMittal Italia, la società di cui Bernabè è presidente e Cao,ad.