Atalanta (Foto Ansa)

Serie A, l’Atalanta diventa americana: il 55% del club a Stephen Pagliuca

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Si allunga l’elenco di squadre di Serie A in mano a proprietari americani. Dopo Milan, Genoa, Spezia, Fiorentina, Roma e Venezia a finire nel mirino a stelle e strisce è l’Atalanta.
Il club bergamasco ha ufficializzato “la sottoscrizione di un accordo di partnership” tra la famiglia Percassi e un gruppo di investitori capitanati dal businessman Stephen Pagliuca.

Ceduto il 55%. I Percassi restano presidente e ad

I nuovi azionisti entrano in società acquisendo per una cifra superiore ai 400 milioni il 55% de La Dea Srl, la sub-holding della famiglia Percassi detentrice di circa l’86% del capitale sociale dell’Atalanta. I Percassi, specifica la nota, rimangono il principale singolo azionista, mentre Stephen Pagliuca è il nuovo co-chairman.
Nel nuovo assetto Antonio Percassi (che negli anni ’60 militò nel club da calciatore) resta presidente, Luca Percassi amministratore delegato. A loro resta anche pieno controllo sulla gestione tecnica e sulle strutture di proprietà del club, il Centro Sportivo Bortolotti e il Gewiss Stadium di Bergamo.

Stephen Pagliuca (foto LaPresse)
Stephen Pagliuca (foto LaPresse)

Percassi: opportunità da cogliere per crescere

I Percassi, proprietari del club dal 2010, dopo averlo rilevato dai Ruggeri per 14 milioni, hanno definito l’accordo una “opportunità di crescita da cogliere”. L’impegno è quello di far crescere “la notorietà del brand al di fuori dei confini europei, ampliando la rete di talenti a cui l’Atalanta ha accesso ed aprendo le porte a nuove opportunità di collaborazioni commerciali oltre che all’utilizzo di tecnologie innovative per la gestione, sportiva e finanziaria, del Club”.

Chi è Stephen Pagliuca

Sessantasettenne di Brooklyn, Pagliuca è l’esponente dell’universo dei fondi, nella fattispecie il Bain Capital di cui è copresidente e in nome del quale gestisce asset per 155 miliardi di dollari.
Pagliuca non è nuovo al mondo nello sport: è infatti managing partner e co-owner dei Boston Celtics. I due club, ha detto, condividono “spirito di squadra e legame unico con le proprie tifoserie e comunità”.
Con l’operazione, ha aggiunto, “l’obiettivo è favorire una diversificazione e crescita dei ricavi, permettendo più competitività anche su scala internazionale”.

I rumors e le smentite su Kkr

Da giorni so rincorrevano le voci che davano il club bergamasco sempre più vicino a un fondo americano, inizialmente individuato in Kkr. Salvo poi arrivare una smentita da parte dello stesso fondo, in Italia interessato a Tim.
Erano invece esatte la ipotesi sulla quota che i Percassi avrebbero mantenuto, così come quelle su una loro permanenza nell’organigramma societario con gli stessi ruoli.