Ascolti Tv: Milan-Inter supera 6 milioni, ma a fare il botto è ‘Ugo’, il film di Mutti

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Mutti, Publitalia ed Epik hanno condotto una coraggiosa e innovativa operazione pubblicitaria. Una mini fiction di cinque minuti, ‘Ugo, storia di una piccola grande idea’, ieri, martedì 1 marzo, ha preso il posto di due blocchi da una decina di spot su Canale 5. Con buoni riscontri Auditel…

Mutti, Publitalia ed Epik hanno portato a compimento un’iniziativa senza tanti precedenti. ‘Molto più che pomodoro’ è lo slogan di Mutti. E molto più che un film tradizionale, e quindi decisamente curato, intenso, identitario ed emotivo, ma anche divertente, è stato il super ‘branded content’ di cinque minuti che ieri ha sostituito il break che doveva anticipare Milan-Inter, attesa prima semifinale di Coppa Italia in onda su Canale 5.

Andriy Shevchenko

Il match del Meazza, terminato zero a zero, aperto da un messaggio di pace di Andryi Shevchenko, ha conseguito oltre sei milioni di spettatori ed il 23,9%, battendo la fiction di Rai1, ‘Lea’, che all’ultima puntata ha avuto 4,8 milioni di spettatori ed il 21,1%.

Un momento di Milan-Inter

Ma il dato più interessante di giornata è stato un altro. Nella finestra pre-partita, dopo ‘Striscina la Notizina’, prima del fischio d’inizio della gara, Canale 5 ha conseguito 4,634 milioni di spettatori.

ANSAcom. Francesco Mutti

Mentre tra le 20.49 e le 21.54 il film ‘Ugo’, realizzato da Epik per Mutti, ha raccolto ben 4,2 milioni di spettatori ed il 16,4%, entrando nella top venti dei programmi più visti in giornata.

Prima del calcio, prodotto per il target uomini, ‘Ugo’ ha avuto quasi 2,3 milioni di spettatori maschi, ma anche quasi 2 milioni di donne. Da registrare i 680mila spettatori raccolti in Lombardia, i 500mila siciliani, i 474 mila campani, i 318mila veneti, ma anche i 270mila spettatori in Emilia Romagna.

Le percentuali di ascolto più alte di ‘Ugo’ sono state registrate tra i ragazzi 8-14 anni (25,1%) e 15-19 (19,93%), nonché nel target core dei 45-54 (20,7%). Sorprendente, in termini di territorio, il bilancio del piccolo Molise (37,4%) e della Basilicata (25,55), ma anche quello della Puglia 22,25% e della Sicilia 21,8%.  

Si può certamente considerare buono così l’esito dell’operazione di lancio. Portata a termine direttamente dalla triangolazione veloce di intenti e decisione messa in opera dall’azienda alimentare di Parma, attraverso il suo ceo, Francesco Mutti, e poi il ceo di Epik, Massimo Costa, e Stefano Sala, ad di Publitalia. Che a quanto dichiarato, sarebbe felice di potere realizzare altre operazioni simili sulle reti Mediaset.

Massimo Costa

Prima del contenuto fuori formato di Mutti, e dello spazio dedicato alla Coppa Italia Frecciarossa, ieri è andato in onda per pochi istanti il frame di Ital-Lenti. Poi, senza essere preannunziato è partito “Ugo storia di una piccola grande Idea”, ideato per celebrare l’innovazione di Mutti e, più in particolare, scritto da Nicola Lampugnani, Luciano Marchetti e Davide Canepa, con Aurora Deidda che è stata la leader del progetto.

Il destino di Ugo è segnato

La produzione è di Indiana Production per la regia di Stefano Lodivichi. ‘Ugo’ continuerà a vivere on air e on line anche in formati più brevi e sul web. E’ prevista anche una diffusione a livello europeo, a partire dal mercato francese e quindi negli altri Paesi dove il gruppo di Parma, specializzato nella produzione di pomodoro alto di gamma ha avviato la sua strategia di internazionalizzazione. La storia romanzata da Lampugnani, ambientata nel 1899 (anno di fondazione della Mutti), è quella dell’invenzione del tubetto del sugo. L’idea di base, in particolare – la creazione del tubetto dell’estratto di pomodoro che il bambino del film elabora per amore – è a quanto pare da attribuire a Ugo, fratello del nonno di Francesco Mutti.

Entusiasta dell’esito dell’iniziativa Massimo Costa: “Questo film segna un cambiamento epocale per la comunicazione in Italia, occorre aprire in maniera coraggiosa nuovi spazi pubblicitari che interrompano di meno e intrattengano di più gli spettatori. L’idea è che questo tipo di strategia possa essere utilizzato da altre aziende nel prossimo futuro. L’Italia è piena di storie imprenditoriali straordinarie, che sarebbe bellissimo raccontare e far conoscere”..