Su Dazn “abbiamo considerato l’impatto negativo ma non abbiamo incluso ulteriori migliorie che potrebbero scaturire da una rinegoziazione”. Così l’amministratore delegato di Tim Pietro Labriola in conference call con gli analisti sui conti e sul piano industriale. “Quello che succederà é che nei prossimi tre anni lavoreremo sul business dei media, non siamo pienamente soddisfatti dal modo in cui stiamo mettendo a terra questa strategia. Non stanno contribuendo dal punto di vista del valore, da quello dell’ebitda e quindi possiamo cercare di migliorare la marginalità anche da questa linea di business” ha concluso.
All’inizio sul calcio, ha premesso l’Ad, “le ambizioni erano ottimistiche, tuttavia una serie di problematiche hanno rallentato l’intera iniziativa e trasformato le opportunità in un freno per l’Ebitda. Le questioni chiave sono più spettatori per abbonamento e la pirateria che ha ridotto drasticamente la dimensione del mercato”. Secondo Labriola “Dazn avrebbe dovuto fermare la pirateria ma non lo ha fatto e quindi siamo in fase di negoziazione con loro. In secondo luogo il ritardo nel piano dei voucher ha causato un effetto domino sul mercato, aumentando la pressione competitiva facendo scendere la crescita delle linee e i prezzi previsti”, ha concluso.