Il clamore mediatico internazionale della infausta presenza di Salvini ieri in Polonia a supporto dell’Ucraina sta travolgendo anche gli sponsor che il leader della Lega ha sfoggiato sul giubbino come le mostrine di un generale d’armata.


L’immagine del sindaco di Przemysl che gli srotola davanti la maglietta con l’effige di Putin – quella stessa che in passato aveva orgogliosamente indossato – resterà, come ha scritto Stefano Folli su Repubblica “nella storia a testimoniare una straordinaria insipienza politica”. E resterà forse anche nella memoria di qualche operatore della comunicazione e della pubblicità come esempio di sponsorizzazione – volontaria o involontaria che sia – finita male.
Tra i primi a prendere le distanze da quella che è stata una fonte di imbarazzo internazionale nonchè generatrice di una quantità infinita di meme social (di cui qui riportiamo alcuni esempi) è stata Colmar.
“In merito a quanto emerso a mezzo social circa l’associazione erronea del marchio Colmar alle esternazioni, di una rappresentanza della politica italiana, Colmar rimarca la propria opposizione a qualsiasi forma di promozione o sponsorizzazione di personalità politiche italiane ed estere e di qualsiasi loro esternazione passata, presente o futura”. E’ quanto afferma ripreso da Ansa la manifattura Mario Colombo, titolare del marchio Colmar in una nota dopo le polemiche sorte, sui social e i media, per la presenza di numerosi loghi (fra cui quello Colmar) sulla giacca del leader contestato al confine Polonia-Ucraina. “Colmar afferma la propria assoluta opposizione alla guerra in ogni sua forma” conclude il comunicato.
Secondo quanto riposta Luca Fornovo su La Stampa il giaccone supersponsorizzato indossato dal Capitano è stato fornito da “Ripartiamo Onlus” che fa capo a Francesca Immacolata Chaouqui, finita nello scandalo di Vatileaks 2 nel 2015.
Anche Audi Italia (Gruppo Volkswagen) prende le distanze dall’iniziativa
Queste le parole del marchio tedesco riprese da Everyeye.it: “In merito a quanto erroneamente evidenziato a mezzo social circa l’associazione del marchio Audi alle esternazioni, passate, presenti o future di una rappresentanza politica italiana, Audi Italia rimarca con fermezza la piena adesione alle regole di compliance del Gruppo Volkswagen che impediscono qualsiasi forma di promozione o sponsorizzazione di personalità politiche. Audi Italia unitamente a Volkswagen Group Italia conferma inoltre la propria assoluta opposizione alla guerra in ogni sua forma.”

Salvini perde ‘rating’ social
Da segnalare inoltre che la contestazione del sindaco della città polacca di Przemysl a Matteo Salvini sarebbe costata cara, in termini social, al leader della Lega. “Nelle ultime 24 ore il rating di Matteo Salvini sui social network ha subito un forte calo: solo il 15,18% degli utenti della rete, infatti esprime un sentiment positivo verso il leader della Lega. Oltre il doppio, invece, i commenti negativi: 39,18%”. È quanto riporta Adnkronos da un ‘instant sentiment’ realizzato da Spin Factor, società leader a livello nazionale nella consulenza strategica politica e istituzionale, tramite Human, la propria piattaforma di web e social listening realizzata da sviluppatori italiani con algoritmo italiano. “L’andamento dell’ultimo mese -viene rilevato- non era comunque roseo per Salvini: il dato positivo era al 21,45%, mentre il negativo al 26,31%. Nelle ultime 24 ore, però, si è raggiunto il livello minimo”.