La Radio Vaticana, per garantire una pluralità di voci, sta valutando l’ampliamento delle proprie trasmissioni in onda corta verso la Russia e l’Ucraina per essere più vicino alle popolazioni.
“Attualmente con i nostri inviati siamo lungo i confini della Romania, Ungheria, Moldavia e Polonia, dove la crisi umanitaria assume dimensioni drammatiche. Cerchiamo di portare la speranza del Vangelo, un’informazione puntuale, preghiera e note. Nella nostra struttura lavorano fianco a fianco persone provenienti da 69 nazioni: russi, ucraini, statunitensi, etiopici, eritrei, siriani, libanesi, cinesi… tutti impegnati in una narrazione che costruisce, ispirati da quello sguardo più grande che sgorga dal Vangelo: che ama e accoglie l’uomo”, sottolinea il responsabile della testata Radio Vaticana/Vatican News Massimiliano Menichetti.

Intanto oggi tutti i canali radiofonici della European Broadcasting Union (Unione Europea di Radiodiffusione), la maggiore associazione mondiale dei media di servizio pubblico, di cui la Radio Vaticana è membro fondatore, promuovono l’iniziativa Beethoven call for solidarity. Le emittenti sono invitate a trasmettere, in qualsiasi momento della giornata, la 9a Sinfonia in re minore op 125 di Beethoven (completa o nella parte con l’Inno alla gioia). Anche l’emittente vaticana aderisce all’iniziativa a favore della pace e del dialogo.
“Un’iniziativa semplice, ma significativa – sottolinea il responsabile della testata Radio Vaticana/Vatican News – che rimarca in musica, l’imprescindibile impegno per la costruzione del legame di fratellanza fra gli uomini e i popoli. In questo momento in cui l’orrore della guerra, ferisce milioni di persone, minacciando gli equilibri mondiali. Ci uniamo alle emittenti in Europa e alla radiotelevisione nazionale ucraina, che continua non senza difficoltà il proprio servizio.