Il virtuale nel quotidiano, raccontato dal gruppo Caltagirone

Condividi

‘Criptovalute, Nft e Metaverso: una guida semplice alla realtà virtuale’. È questo il titolo del webinar trasmesso in streaming giovedì 17 marzo sulle testate del gruppo Caltagirone Editore (Messaggero, Mattino, Gazzettino, Corriere Adriatico, Quotidiano di Puglia). L’evento è stato condotto dai giornalisti Maria Latella, Andrea Andrei, Andrea Scarpa e dal Vicedirettore Vicario de Il Messaggero Osvaldo De Paolini.

Criptovalute

Dalla moneta al mattone, fino all’arte: Bitcoin, Nft e Metaverso rappresentano nuovi mercati digitali in crescita. Persino in un contesto in cui la guerra è tornata a lacerare l’Europa, l’attenzione delle istituzioni verso la criptoattività è aumentata notevolmente. “La capitalizzazione di mercato nel 2021 delle criptoattività è cresciuta di 3 volte e mezza. È un mercato che si inserisce nella digitalizzazione della finanza e dell’economia in cui le linee di confine tradizionali vengono messe in discussione ”, spiega Massimo Doria, capo del servizio strumenti e servizi di pagamento della Banca d’Italia.

“Essendo un fenomeno non regolato, prosegue, pone una serie di questioni sulla tutela degli utenti. È necessario infatti creare un regime di controllo che protegga i consumatori. Nel 2019, per esempio, è stato esteso l’impianto antiriciclaggio alle valute virtuali con la possibilità di intercettare operazioni sospette e l’obbligo di registrazione in un’apposita sezione dell’albo agenti per dare informazione su attività e clienti”.
Dal supporto all’Ucraina alle sanzioni alla Russia, anche le criptovalute sono in campo in questa crisi. Massimo Doria afferma che “c’è stato un aumento globale di transazioni in criptoattività motivate dal tentativo di mitigare l’effetto delle sanzioni e di creare un movimento verso un bene rifugio. Nonostante questa tendenza non è sicuro che ciò sia sufficiente per aggirare le sanzioni”.

Nft

Qual è la differenza tra arte digitale e Nft? Alla domanda risponde Andrea Concas, Art Tech Entrepreneur e Founder di Art Rights: “L’arte digitale esisteva già negli anni 60, l’artista utilizza software e hardware. Con l’Nft le strutture tecnologiche diventano un medium. Non tutti gli Nft sono opere d’arte, è bene iniziare a porre dei paletti”.

Per quanto il fenomeno degli Nft possa sembrare una delle ultime tendenze, Ilaria Bonacossa, Direttrice del Museo Nazionale Arte Digitale di Milano, rivela che “gli Nft in realtà sono nati nel 2017 legati al gaming. Ma ora sono diventati famosi nel mondo dell’arte quando uno di questi non fungible token è stato battuto all’asta per 69 milioni di euro”. L’universo delle case d’asta si è subito precipitata in questo filone. “Nel 2019 le vendite degli Nft ammontavano a 86 milioni di dollari, nel 2021 parliamo di miliardi. Le case d’asta ovviamente si sono attrezzate, teniamo conto che l’età dei compratori è 10 anni inferiore alle media ”, afferma Lorenzo Rebecchini, Deputy Director, Specialist Contemporary Art – Sotheby’s.

Metaverso, non più fantascienza

Come afferma Matteo Flora, docente in Corporate Reputation e Storytelling e Ceo di The Fool: “Metaverso è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar”.
Tuttavia, non si tratta più di fantascienza. Meta sta facendo investimenti importanti verso questa direzione. Nel 2021 hanno speso 10 miliardi di dollari per lo sviluppo di queste tecnologie. “Il metaverso non è un singolo ambiente che un’azienda può costruire – spiega Angelo Mazzetti, Head of Public Policy Italia di Meta – E’ un paradigma che si sta sviluppando sia nel mondo del gaming ma anche nel mondo culturale ”.


Alle speculazioni risponde Barbara Carfagna, Giornalista Rai ed esperta di hi-tech: “Ci sarà una piattaforma più importante delle altre o si affiancheranno varie piattaforme? Nonostante il lancio sia stato fatto da Zuckerberg, non credo che ci faremo prendere in contropiede lasciando il dominio di questi ambienti a pochi. Con il metaverso che si
propone come un cambiamento geografico ancora da costruire questo non accadrà”.
In conclusione, le parole di Lorenzo Cappannari, CEO & Co-Founder di AnotheReality, mettono in guardia sulla sicurezza della realtà virtuale: “I rischi ci sono, soprattutto nel futuro: più dati di noi immagazziniamo, più ci sono dei rischi”.