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Focus, i giornalisti in stato di agitazione: “redazioni decapitate”

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I giornalisti di Mondadori Scienza contro il licenziamento di 14 giornalisti grafici: “operazione di macelleria sociale”

“Focus compie 30 anni e il suo editore decide di festeggiare questo anniversario decapitandone le redazioni”. E’ la denuncia dell’assemblea dei giornalisti di Mondadori Scienza, in stato di agitazione, e pronti a mettere a disposizione del Cdr un pacchetto di 30 giorni di sciopero.

Licenziamento collettivo per 14 giornalisti grafici

L’azienda, si legge in un documento approvato all’unanimità dalla redazione e ripreso dalla Fnsi, “ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 14 giornalisti grafici ovvero l’intero reparto grafico dei giornali della casa editrice che include le testate Focus, Focus.it, Focus Storia, Focus Junior, Focus Pico, Focus Wild e le relative piattaforme digitali”. “un fatto senza precedenti”, rimarcano i giornalisti, perchè “la procedura riguarda un terzo del personale di tutte le redazioni”.

L’intenzione dell’editore, proseguono i giornalisti, è quella di “esternalizzare l’intera attività di realizzazione grafica allo scopo di ridurre il costo del personale. Una sconcertante operazione di macelleria sociale, a maggior ragione se si ricorda che:

  1. l’area media di Mondadori, come annunciato di recente, ha chiuso il 2021 con 12,4 milioni di euro di EBITDA, in crescita di oltre il 50% rispetto all’esercizio 2020 (7,9 milioni di euro) e superiore anche agli 11,3 milioni di euro del 2019;
  2. il Cdr di Mondadori Scienza aveva proposto a Mondadori Scienza un ampio ventaglio di misure per contenere i costi, evitando i licenziamenti, ma l’azienda non è neppure entrata nel merito della discussione;
  3. le redazioni hanno affrontato, fino al 2019, già 10 anni di riduzione degli stipendi per cassa integrazione e solidarietà.

Stato di agitazione e sciopero

L’assemblea dei giornalisti, si legge in conclusione, “condanna la gravissima procedura unilaterale avviata da Mondadori Scienza e ne chiede il ritiro; indice da oggi lo stato di agitazione; mette a disposizione del Cdr un pacchetto iniziale di 30 giorni di sciopero, come gli anni di Focus”.