Il 29 marzo, in base all’accordo quadro sottoscritto il 30 dicembre 2021, si è concretizzato il passaggio del 51% di Bfc Media Spa, digital media company che tra l’altro edita l’edizione italiana di ‘Forbes’ e ha avviato l’acquisizione de ‘l’Espresso’, da JD Farrods Group, società lussemburghese che fa capo a Denis Masetti, a IDI Srl, di cui è socio unico Danilo Iervolino.
Nuovo Cda per Bfc
Come previsto nell’accordo, tutti i membri del Cda di Bfc hanno rassegnato le dimissioni, rimettendo anche le deleghe operative. Dimissioni che avranno efficacia dal giorno dell’assemblea degli azionisti (21 aprile prima convocazione, 22 aprile seconda convocazione). Oltre all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2021, all’ordine del giorno c’è anche il rinnovo del nuovo board, formato da otto componenti.
All’assemblea le parti che hanno sottoscritto l’accordo presenteranno una lista congiunta per il nuovo Cda.
Come conseguenza del passaggio azionario si sono concretizzate anche le condizioni per la promozione, da parte di IDI, dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie di Bfc quotate sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana.
La querela al quotidiano ‘Domani’
Intanto, Iervolino nei suoi primi passi nel mondo dei media, è alle prese con le reazioni provocate dalla querela preventiva annunciata nei confronti del ‘Domani’, ancor prima della pubblicazione nell’edizione di domenica di un articolo che parla di “operazioni sospette”, sotto esame dell’antiriciclaggio, e del coinvolgimento del padre Antonio e del fratello Angelo, tutti e due deceduti, in alcune vicende giudiziarie.
Sarebbe proprio quest’ultimo il punto che più ha fatto arrabbiare il neo presidente della Salernitana Calcio e che sarebbe all’origine della sua decisione di rivolgersi alla magistratura in risposta alle domande di chiarimento inviate dal ‘Domani’.
La reazione dell’Espresso
La mossa di Iervolino è stata stigmatizzata dal Cdr dell’Espresso, la testata di cui è in procinto di diventare editore, con una nota. “I giornalisti dell’Espresso “, si legge, “hanno appreso con sconcerto il contenuto della risposta fornita da Danilo Iervolino, prossimo possibile editore della nostra testata, alle domande legittime formulate dal quotidiano Domani nell’ambito di un’inchiesta giornalistica. Stando ai resoconti pubblicati, Iervolino avrebbe preannunciato una querela non per l’articolo finale, ma per il semplice contenuto delle domande”.
“Riteniamo che questa reazione non sia compatibile con gli standard minimi dell’attività giornalistica a cui dovrebbe uniformarsi anche un imprenditore che intende pubblicare questo giornale. Che cosa succederebbe se tutti i prossimi
interlocutori della nostra testata reagissero nello stesso modo di Iervolino in risposta a semplici domande? Il nostro timore è che si sentirebbero legittimati a querelarci preventivamente”.
“I giornalisti dell’Espresso vogliono per questo rassicurare i lettori: non smetteremo di fare domande, chiunque sia il nostro editore”.