Dsa, Colao: ora regole Ue moderne e più tutele per cittadini e imprese

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“Con l’accordo politico sulla legge sui servizi digitali (DSA) l’Europa inaugura una nuova stagione: quella della piena correttezza e democrazia digitale, per cui ciò che è illecito offline lo è anche online”. Lo afferma il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao parlando dell’accordo sul Dsa, raggiunto nella notte tra il 22 e il 23 aprile.

Secondo il ministro, il Dsa permette all’Europa di modernizzare le regole e rinforza la tutela di cittadini e imprese. “Insieme alla legge sui mercati digitali (DMA), contribuirà a realizzare un’economia digitale europea che promuove innovazione e concorrenza nel rispetto della correttezza e del benessere degli utenti”, ha ribadito.

L’impegno italiano e i contenuti

L’Italia ha partecipato attivamente al negoziato, ha spiegato Colao, “contribuendo a raggiungere risultati importanti che ristabiliscono fondamentali principi a tutela di cittadini e imprese europee. Il Dsa si applicherà a tutti gli intermediari online che operano in Europa, introducendo obblighi graduati sulla base della natura dei servizi e proporzionati al numero degli utilizzatori, così da bilanciare la tutela degli utenti con le esigenze del mercato e dell’innovazione”.

Tracciabilità, trasparenza e minori

“Le piattaforme di vendita online, ha continuato, dovranno tracciare i propri fornitori, così che merci contraffatte e contenuti illegali verranno intercettati tempestivamente e altrettanto velocemente rimossi, mentre piattaforme e motori di ricerca online di rilevante dimensione saranno soggetti a obblighi rigorosi. Inoltre le interfacce ingannevoli, note come dark patterns, saranno vietate come pure le pratiche ingannevoli. La trasparenza e l’informazione corretta verrà assicurata ad ogni livello e per ogni servizio, mentre si potrà scegliere se essere profilati dalle grandi piattaforme e dai grandi motori di ricerca”.

“Infine, le piattaforme accessibili ai minori dovranno mettere in atto speciali misure di protezione e sarà vietata la pubblicità mirata basata sull’uso dei dati personali dei minori”.