Il 12 maggio il tema della presenza di giornalisti russi nel talk italiani verrà discusso con Fuortes e Lasorella
La più che ingombrante presenza del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov attira l’attenzione del Copasir.
“L’intervento di Lavrov, per le modalità in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioni”, ha twittato Adolfo Urso (foto Ansa), presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
Il Copasir la scorsa settimana è stato chiamato in causa dalla Vigilanza Rai, preoccupata per il ruolo dei giornalisti russi ospiti in diverse trasmissioni del servizio pubblico e non solo. Il timore della bicamerale è che possano essere equiparati a “funzionari del governo russo” chiamati a “riproporre la propaganda del Cremlino”.
“Abbiamo già previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai”, ha scritto sempre via Twitter Urso. E infatti sul tema il prossimo 12 maggio è in programma un’audizione dell’ad Rai, Carlo Fuortes, alla quale seguirà poi un incontro con il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella.
Timori già segnalati
Urso ha rimarcato come questi timori non siano però una sorpresa per il Comitato. “Avevamo evidenziato nelle nostre relazioni al Parlamento la modalità con cui la Russia agisce per condizionare le democrazie occidentali, di cui la disinformazione è uno dei principali strumenti, come la guerra cibernetica e lo spionaggio”.