Lavrov a Rete4. Draghi: comizio senza contraddittorio. Mosca: italiani presi in giro

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Le parole di Lavrov sono state “aberranti” e “la parte su ‘Hitler ebreo’ è veramente oscena”. Lo ha detto ieri in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Mario Draghi, commentando l’intervista rilasciata ieri dal ministro degli Esteri russo Lavrov a Rete 4, in particolare il passaggio in cui Lavrov ha paragonato Zelensky a Hitler.

In Italia “c’è libertà di espressione. Il ministro Lavrov appartiene a un paese dove non c’è libertà di espressione. Questo paese, l’Italia, permette di esprimere le proprie opinioni liberamente, anche quando sono palesemente false, aberranti. Quello che il ministro Lavrov ha detto è aberrante”.

“La televisione trasmette liberamente queste opinioni” ma “in realtà” quello di Lavrov “è stato un comizio. Ci si deve chiedere” se è giusto “accettare di invitare una persona che chiede di essere intervistata senza nessun contraddittorio. Non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee”.

Mauro Crippa

Crippa (Mediaset): documento che fotografa la storia

“Le deliranti affermazioni del ministro degli esteri russo Lavrov a ‘Zona Bianca’ rivestono particolare importanza perché confermano chiaramente la mancanza di volontà da parte di Putin di arrivare a una soluzione diplomatica della guerra dei russi contro l’Ucraina”. Così, in una nota, il direttore generale Informazione Mediaset, Mauro Crippa, che alle critiche scatenate dall’intervista di “Zona Bianca” al numero due della Federazione russa replica: “E’ un documento che fotografa la storia”. “L’azienda ha ben chiaro chi ha voluto e cominciato questo conflitto”, aggiunge, ma “le buone regole del giornalismo suggeriscono sempre di ascoltare tutte le voci, anche quelle più controverse”.


Il comunicato – “Le deliranti affermazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov a ‘Zona Bianca’ rivestono particolare importanza perché confermano chiaramente la mancanza di volontà da parte di Putin di arrivare a una soluzione diplomatica della guerra dei russi contro l’Ucraina. E comunque la si pensi, oggi sappiamo qualcosa in più della Russia e di chi la governa.

Quanto alle accuse e agli assurdi parallelismi di Lavrov su Hitler e gli ebrei, solo antisemiti viscerali possono ancora dare credito a quelle che appaiono come follie allo stato puro, oltre che a falsi storici già smentiti dai fatti.

Ma Lavrov non è un passante. E il numero due della Federazione Russa. L’intervista al ministro degli Esteri russo è un documento che fotografa la storia contemporanea. Ai critici un tanto al chilo consigliamo la visione delle programmazioni di reti, tg e speciali Mediaset sulla guerra in Ucraina. Ne trarranno facilmente la conclusione che l’azienda ha ben chiaro chi ha voluto e cominciato questo conflitto.

L’Europa potrebbe essere sempre più coinvolta in una guerra ancora più sanguinosa e noi non dovremmo sentire chi, a livello istituzionale, questo conflitto l’ha innescato? Il pluralismo dell’informazione e le buone regole del giornalismo suggeriscono sempre di ascoltare tutte le voci, anche quelle più controverse e divisive.

Ma questo, come nel nostro caso, non significa condividerle. I nostri inviati nelle zone di guerra rischiano ogni giorno la vita per raccontare questo orribile conflitto, senza fare sconti alla propaganda di guerra e mostrando le immagini dei crimini compiuti. Nelle prossime settimane continueremo a dare voce a tutti i protagonisti di questa grave crisi mondiale”.

MOSCOW, RUSSIA – NOVEMBER 13, 2020: The Spokeswoman of Russia’s Ministry of Foreign Affairs, Maria Zakharova, gives a press briefing on foreign policy issues. Russian Ministry of Foreign Affairs Press Office/TASS Ðîññèÿ. Ìîñêâà. Îôèöèàëüíûé ïðåäñòàâèòåëü ÌÈÄ Ðîññèè Ìàðèÿ Çàõàðîâà âî âðåìÿ áðèôèíãà ïî òåêóùèì âîïðîñàì âíåøíåé ïîëèòèêè. Ïðåññ-ñëóæáà ÌÈÄ ÐÔ/ÒÀÑÑ

Replica del ministero degli Esteri russo: i politici italiani prendono in giro i cittadini


“L’iniziativa di condurre l’intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su Telegram in merito alle parole premier Mario Draghi che “ha criticato – scrive Zakharova ripresa da Ansa – il programma della tv italiana, in cui è intervenuto per 40 minuti il ;;ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Il programma è stato pubblicizzato come un’intervista, ma in realtà è stato un comizio, ha detto Draghi”. “Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità”, afferma Zakharova, “perché i politici italiani stanno prendendo in giro il loro pubblico”.

“Il comizio è ciò che viene pubblicato su iniziativa del relatore. Come la pubblicità. L’iniziativa di condurre l’intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani”, evidenzia Zakharova. “Riceviamo centinaia di richieste di interviste con Sergei Lavrov, rappresentanti del Ministero e delle ambasciate. I giornalisti italiani sono stati insistenti, dicendo che era importante mostrare tutti i punti di vista. In cosa hanno torto?”, chiede la portavoce del Ministero degli esteri di Mosca, sottolineando che le domande poste dal presentatore le ha “formulate lui stesso. Non abbiamo apportato modifiche alle domande o alla versione finale dell’intervista”.