Stefano Gabbana e Domenico Dolce (foto Ansa)

Dolce&Gabbana investe nel Gaming

Condividi

Per gli stilisti, partnership con Mkers e Sknups per capi fisici e digitali

Dolce&Gabbana ha annunciato la propria partecipazione al progetto goodGame, l’esclusivo gemellaggio fra team di player provenienti da Italia, Stati Uniti, Brasile e Giappone.
D&G sponsorizzerà il team italiano Mkers, attraverso il lancio di una capsule collection, in edizione limitata, in cui il logo comparirà sull’assortimento di cappelli, t-shirt, pantaloni e felpe disegnati per i videogiocatori.

Il progetto goodGame – il cui nome deriva dal saluto universale scambiato dai giocatori prima della partita – vedrà impegnati 4 team e le loro rispettive Gaming House in diverse iniziative di confronto e scambio di know-how.
I pro player avranno dunque l’occasione di partecipare a un vero e proprio gemellaggio, unendosi a un team diverso dal proprio per confortare strategie ed esperienze di gioco.
Il tutto verrà documentato nell’omonima webserie prodotta da Frame by Frame, un format video di 8 episodi che mostrerà il backstage di un mondo in evoluzione e che fa gola ai grossi brand.

Chi è Mkers?

Fondata nel febbraio 2017, Mkers è una società di eSports italiana composta da circa 30 player di diverse nazionalità. Grazie ai successi ottenuti nelle più importanti arene del gaming – Fifa, Valorant, Nba 2K, StarCraft II World Championship e altri ancora – ha attirato l’interesse di brand ingombranti come Armani, Duracell, Nestlè, Intesa San Paolo, Bee Bad, Sport e Salute.

A giugno 2021, è il primo team eSports a compiere il grande passo, trasformandosi in società per azioni e accogliendo tra i propri investitori personaggi del mondo del calcio come Daniele De Rossi e Alessandro Florenzi. Nel novembre dello stesso anno, dalla partnership con Mercedes Benz è nata la Mkers Gaming House, una struttura esclusiva sita nel centro di Roma e destinata agli allenamenti dei player.

Ma Mkers non è la sola porta d’ingresso per il Gaming individuata da D&G. Il brand ha infatti accordato una partnership anche con SKNUPS, piattaforma di digital collectible, ovvero copie uniche di un oggetto virtuale che utilizzano la tecnologia blockchain per creare NFT che ne consentono la distribuzione e il trasferimento di proprietà. Il proposito di D&G è dunque quello di sfruttare i non-fungible token per brandizzare le skin dei personaggi presenti nei videogiochi.

Il fashion gaming

Un’iniziativa audace che vuole innestare il D&Gdna nel mondo del gaming. Le vite digitali dei player tendono infatti a replicare alcune delle attenzioni che si hanno nella vita reale, come quella per le firme d’alta moda e per lo status che ne deriva. È il cosiddetto fashion gaming, che ha già conosciuto esordi significati come quelli di Balenciaga – approdato su Fortnite nel 2021con prezzi di listino che andavano da 295 a 990 euro – Gucci, Louis Vuitton, Vogue, Valentino, Moncler e molti altri.