Cairo investe su Oggi: “è come se fosse un nuovo giornale”

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Carlo Verdelli dirige ‘Oggi’ dal 1 febbraio, ma il vero rilancio del settimanale è con il numero del 9 giugno. “Lo considero come il lancio di un nuovo prodotto”, dice l’editore Urbano Cairo, che sul familiare di casa Rcs ha deciso di puntare un cip consistente.

Nuova carta, una robusta campagna pubblicitaria in tv con uno spot che ha per testimonial Renzo Arbore, Francesca Neri, Chiara Francini, Giorgio Pasotti, e per i primi due numeri cut price a prezzo dimezzato, 1 euro, e tiratura di 350mila copie per “far arrivare il giornale nelle mani del maggior numero di persone possibile”, sottolinea Cairo.

“Un bel segno per tutta l’editoria”

Verdelli ha dato una bella ripulita alla grafica, alle firme di richiamo presenti dal suo primo numero – Liliana Segre, Fabio Fazio, Ferruccio de Bortoli – ha aggiunto quelle dell’autore satirico Luca Bottura, che firma la rubrica ‘Il buonista risponde’, e della scrittrice Valeria Parrella per ‘La posta dei sentimenti’. Ma quel che più gli preme è ricordare il percorso che “in controtendenza virtuosa” rispetto all’andamento generale dell’editoria sta facendo un settimanale familiare con 83 anni di vita alle spalle.

“C’è un editore che sta investendo su un giornale e sulla sua qualità nel momento in cui il clima generale è l’opposto”, dice. “Non esiste guadagno se prima non c’è rischio e se la scomemssa avà successo sarà un bel segno per tutta l’editoria”.

Urbano Cairo e Carlo Verdelli
Urbano Cairo e Carlo Verdelli

Lavoro in cantiere

In questi quattro mesi, che definisce “di cantiere”, Verdelli ha sperimentato contando sulla solidità del brand all’interno della cornice del “buon giornalismo poplare di qualità”. Le copertine con protagonisti molto diversi tra loro sono servite anche per tastare il terreno tra le diverse fasce di lettori.
Oggi ha perso in edicola una media dell’11%: “In un mercato dei familiari che perde il 13% e comunque pensavo andasse peggio”, ammette Verdelli. “È normale che ci sia una flessione di fronte al cambiamento.
A qualche lettore non piace, ad altri sì e una valutazione sulla diffusione si potrà fare dopo la campagna promozionale che farà conoscere Oggi anche a un pubblico nuovo”.

Le linee guida, che Verdelli rivendica in continuità con la tradizione di Oggi, sono decise: “È un giornale di storie della vita, leggibile e aperto a tutti e con un linguaggio comprensibile per tutti. Si occupa di intrattenimento, attualità, politica, costume come ha sempre fatto, ma con contenuti più adeguati ai tempi che viviamo e senza escludere alcun argomento”.

Le novità del sito

Nuovo è anche il sito oggi.it, ora con una veste grafica più pulita e ordinata per contenuti che già nelle ultime settimane erano stati rinnovati. “Abbiamo lavorato per sottrazione selezionando i contenuti in modo da proseguire quotidianamente il dialogo con i lettori”, spiega Marco Pratellesi, il vice direttore che si occupa del digitale, sottolineando come il tempo di permanenza degli utenti sul sito stia sensibilmente aumentando e siano cresciute le visite: +11% a marzo rispetto a febbraio e +17% nel primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (fonte Audiweb).

Sarà sempre più rafforzata anche l’attività sui social dove è in crescita la presenza soprattutto su Instagram, +15% in aprile per un totale di oltre 100mila follower, e nel sistema multimediale di Oggi entrano anche i podcast originali con la serie di sei puntate ‘Gaspare Mutolo – Diario di un pentito’ mutuata dal lungo reportage di Luigi Garlando pubblicato dal settimanale in aprile.

La risposta pubblicitaria

Anche la struttura pubblicitaria ha lavorato su Oggi come se si trattasse di un nuovo giornale. Per noi è una grande opportunità, abbiamo scelto di rinunciare a clienti che non ritenevamo più adatti per cercarne di nuovi in settori come la moda, la cultura, le istituzioni, la finanza, il turismo”, spiega Uberto Fornara, amministratore delegato di CairoRcs Media. Il turn over è stato significativo: 227 nuovi clienti, con una crescita del fatturato negli ultimi quattro mesi del 35%, di cui 31% sul settimanale e 60% sul digitale”.

Il sistema ‘Oggi’